Mix, a Paoli il gran finale: "Mia figlia, la mia musica, Jovanotti". L'artista si racconta

Intervista al cantante protagonista di un incontro a San'Agostino con Amanda Sandrelli e poi sul palcoscenico. "I cavalli di battagli ci sono o la gente si arrabbia"

Gino Paoli sul palco (foto Schicchi)

Gino Paoli sul palco (foto Schicchi)

Arezzo, 22 luglio 2018 - Gino Paoli, oggi protagonista del concerto di chusura al Mix è sempre in cerca di nuovi stimoli e di sperimentazioni musicali. Con questo concerto dove porterà il pubblico? « Faccio i concerti quando mi chiedono di farli, non tournée. Canterò solo canzoni del mio repertorio. Sto portando in giro un altro spettacolo con Danilo Rea in cui facciamo di tutto, da canzoni napoletane a successi di tutti i tipi. L’importante è che le canzoni siano belle».  

Accanto a lei un trio di grande spessore: Rita Marcotulli, Alfredo Golino e Ares Tavolazzi. Come nasce questa collaborazione? «Per caso. Un giro di amicizie comune. Sono incontri. Diceva Vinicius de Moraes La vita, amico, è l’arte dell’incontro e io sono d’accordissimo con lui».

Proporrete una carrellata dei suoi grandi successi. Quale delle sue canzoni non può mai mancare? «Il cielo in una stanza», «Sapore di sale», «Senza fine», «Che cosa c’è»... queste è impossibile non farle, senno il pubblico si arrabbia!"

Tutti hanno una loro canzone di Paoli preferita: la sua quale è? «Giudico le mie canzoni per quanto somigliano alle emozioni che volevo descrivere non in quanto siano più belle o più brutte. Per me la canzone più riuscita in questo senso è Sassi».

La prima volta al Mix Festival. Mai venuto a Cortona nemmeno come turista? «Ho amici che frequentano Cortona e qui hanno comprato anche un buen retiro. Però non ho mai avuto occasione di venire a trovarli».

Secondo lei i festival fanno bene alla musica? «Fanno bene perché fanno cultura. La musica o qualunque altra forma di arte in Italia è stata dimenticata. Se qualche Comune tenta di fare cose belle arricchisce tutti».

Prima di esibirsi farà una bella chiacchierata padre e figlia con Amanda. Proprio Amanda, in una recente intervista sulle pagine della Nazione, ha ammesso di essere molto in imbarazzo all’idea di salire sul palcoscenico per questo vostro momento di intimità familiare. Per lei, invece, come sarà? «Condividiamo lo stesso imbarazzo! Cercheremo di parlare meno dei fatti nostri e ci incontreremo sulle cose che interessano più il pubblico: la musica e il teatro»

Non solo concerti nella sua estate, ma anche la preparazione di un disco di inediti. Cosa bolle in pentola? «Quando facevo il pittore mi chiedevano: cosa vuoi dipingere? La mia risposta era: lo saprò quando l’ho fatto. Vale anche quando scrivo un disco. In autunno uscirà qualcosa».

Cortona è la città di Jovanotti: le piacerebbe condividere una volta il palcoscenico con il rapper? "Ho una considerazione abbastanza positiva di Jovanotti. E un ragazzo intelligente e poi non ho mai avuto nessuna preclusione a cantare con chiunque. Quando lavori con qualcun altro impari sempre qualcosa. Quindi perché no".