Mengo, il cinema accende i motori: vicini Borghi, Santamaria e De Angelis

Comincia a prendere corpo il festival estivo. Sul piano musicale per ora l'unica certezza è Frah Quintale. Il ritorno di Levante. La kermesse allunga di un giorno?

ANSA

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Arezzo, 19 aprile 2018 - E’ il villaggio della musica. Pronto a riportare al Prato i fasti di Arezzo Wave e del Play Art: ma per ora le prime indicazioni filtrano sul cinema. Perché il nuovo Mengo ambisce a proporsi sempre più come una cittadella polivalente. Con le sette note assolute protagoniste ma le altre arti a ritagliarsi la loro nicchia più o meno dorata. Perché la letteratura ad esempio troverà il suo sfogo in piazza Grande. Da tanti anni proposta come piccola Versiliana, ambiente dove incrociare e incrociarsi con i re della penna. E stavolta ci riprova.

Lo spazio, come spesso è successo proprio con Arezzo Wave, sarebbe quello delle Logge Vasari, lì dove se anche gli elementi si scatenassero gli archi farebbero da buon ombrello. Tra i nomi della musica per ora l’unica certezza è Frah Quintale, prima membro di un duo rap poi protagonista di un percorso da solista e tra gli artisti del prossimo primo maggio a Roma. Uno dei nomi che già coloravano il Mengo tradizionale: ora la curiosità è sui nomi più forti, che scandiranno le varie serate.

Quelle date dall'11 al 14 luglio? Sì, ma c’è in ponte l’allungamento di una giornata. O l’anticipo di un concerto di lancio al 10 o una serie di evento di chiusura domenica 15. Fa parte del pacchetto elaborato insieme con il Comune: la strada del Mengo e di Palazzo Cavallo si incrociano fino alla condivisione del marchio. Una serata sarà ancora più popolare e rivolta ad un pubblico, diciamo così, generalista: non proprio nel percorso del festival ma quasi. Anche perché intorno la macchina del festival sarà completamente allestita, dalla ristorazione al mercatino agli spazi in Fortezza.

E il famoso cinema? I nomi forti nel mirino sono attualmente due. Uno è quello di Alessandro Borghi, «madrino» al Festival di Venezia ma soprattutto una delle rivelazioni del cinema italiano ormai da anni, in testa la sua performance da «Non essere cattivo» fino a «Napoli velata». Un altro è quello di Claudio Santamaria, il re di Jeeg Robot, con tanto di David di Donatello. Entrambi accomunati, cosa non indifferente, dall’essere protagonisti dal grande al piccolo schermo, «eroi» delle serie Tv ormai popolarissime.

E un altro nome nel mirino è quello di Matilda De Angelis: altra attrice emergente, premio Flaiano come miglior esordiente in «Veloce come il vento». E soprattutto, miracolo della sinergia, sia attrice (dal cinema alla tv) che musicista. Già a 18 anni in concerto in giro per l’Italia e l’Europa, oltre che cantautrice. Come dire la quadratura del cerchio, o meglio dell’ovale larghissimo che dall’Eden arriva al Prato. Al villaggio «vacanze» del festival estivo che si riaffaccia dopo anni in città.