La notte Woodworm all'Ariston: Rancore è ottavo, artisti e attori invadono la scena

Porta "Luce" di Elisa e la voce di Veronica, "La rappresentante di Lista", conquista il pubblico. Sarà anche la protagonista Tv de "Il cacciatore 2"

Amadeus con Rancore e Veronica Lucchesi, artisti Woodworm

Amadeus con Rancore e Veronica Lucchesi, artisti Woodworm

Arezzo, 7 febbraio 2020 - Rancore scende le scale per la seconda volta in 24 ore come se fosse ormai un pendolare del festival. Berretto calato sulla fronte, abbigliamento minimalista, sguardo agli scalini: scende e sale sulla «metropolitana» della canzone. Serio e provocatorio.

E’ la notte dei duetti e Woodworm, l’etichetta aretina nel bel mondo della canzonetta, ne approfitta per costruire un quadro tutto suo sulla scena dell’Ariston. E lascia un'impronta: perchè il duetto dai maestri dell'orchestra viene classificato all'ottavo posto, a pari merito con Gabbani. Una posizione nei primi dieci che di sicuro garantisce al rapper un balzo in avanti nella classifica generale delle prime tre serate, classifica che sarà data solo stasera in apertura di quarta "tappa".

Al nero della «divisa» di Rancore affianca il pianoforte al centro della scena, il rosso naturale del palcoscenico e il grigio coloro giaccio del vestito di Veronica. Lei , Veronica Lucchesi,  la voce della Rappresentante di Lista: ed è lei la ,la rivelazione  della serata dei duetti. E’ la stessa voce che a luglio aveva travolto il Prato, accarezzando l’erba protettissima ma sempre un po’ giallina del parco storico

Ma stavolta esplode sull’Ariston. E diventa la partner naturale del rap di Rancore. Che come un pendolare trasforma anche «Luce» di Elisa in una mitragliata di parole e di idee. Ma poi lascia a Veronica il compito di spezzare le parole, di avvolgere il palcoscenico con uno stesso filo. La gente segue incollata dalle prime poltrone del teatro fino ai teleschermi. Perché stavolta la musica e le parole si integrano in maniera perfetta.

E Rancore, che vinca o arrivi ultimo, conferma di essere l’unico artista capace di occupare tutto lo spazio scenico. Spazia da una parte all’altra, si avvicina all’orchestra, cammina ad ampie falcate come fosse Pippo Baudo e non un rapper col berretto. Ammicca a Dardus,che è al pianoforte e per una volta esce da dietro le quinte..

E poi nei momenti intensi si avvicina a Veronica: ed è quello il momento in cui la musica esplode. Siamo nella stessa lacrima canta  Veronica. Il vestito non è acaso maun vero vestito di scena: raffiguira la luna. Rancore rovescia come un calzino la canzone di Elisa, il successo del 2001

E la trasforma in un canzone dedicata al nostro satellite: che attraverso Veronica parla e canta, Racconta lei quello che vede, spezzando in un colpo solo la prospettiva fissa di mezza poesia italiana e soprattutto in questo caso centinaia di canzoni di Sanremo.

Luna rossa? No è grigia ma ritrova la parola. Veronica come il collega del gruppo Dario Mangiarecina è nella scuderia Woodwormn, che ha lavorato a cesellare questo duetto come l’occasione dell’anno.

E alla fine scopri che lei non è lì per caso, dietro la voce tutto. Tra poche settimane sarà una delle protagoniste del «Cacciatore 2», la serie Rai che ha come protagonista Francesco Montanari.  A svelare il segreto dietro le quinte è Andrea Delogu, conduttrice principe della Rai e  moglie di Montanari, e tra l’altro insieme a lui protagonista del festival  estivo a Castiglion Fiorentino.

La Woodworm scopre così di avere in scuderia anche un’attrice. Ma a questo punto un grupppo che si candida autorevolmente al festival del 2021. Avevano anche stavolta un loro pezzo, che però non ha passato le selezioni di Amadeus. Ma la voce che si allarga sul palcoscenico lascia a bocca aperta il pubblico,un «trailer» meglio di una partecipazione come concorrente.

Fino alla votazione: l’orchestra dall’anno scorso ha scoperto in Rancore uno dei suoi beniamini. Un anno fa a vincere fu un duetto Woodworm, quello di Motta e Nada. Così come a vincere il premio della critica era stato Rancore insieme a Daniele Silvestri. Stavolta il cantante arriva nei primi otto per il duetto. E ora aspetta il verdetto per il premio dedicato alla più grande, Mia Martini.

La voglia del bis cresce, appena sussurrata alla luna color grigio ghiaccio. Mentre in scena irrompe l'"aretin" Roberto Benigni: sfila fuori dell’Ariston con la stessa espressione convinta che aveva nella scena de «La vita è bella» girata a Castiglion Fiorentino.  E sbuca nell’Ariston, lì dove Arezzo non vuole saperne di staccarsi dai riflettori accesi.