Il ritorno di Arezzo Wave: Valenti lancia il festival diffuso, eventi piazza per piazza

Debutto a Firenze e poi spettacoli con artisti emergenti: Sudwave si svilupperà a novembre, quattro giorni di ribalta al coperto

IL PATRON Mauro Valenti ieri ha presentato la nuova edizione di Arezzo Wave che quest’anno sarà itinerante con la marcia del sole

IL PATRON Mauro Valenti ieri ha presentato la nuova edizione di Arezzo Wave che quest’anno sarà itinerante con la marcia del sole

Arezzo, 4 agosto 2018 - Cambierà nome, è vero.Ma resta pur sempre un nuovo esperimento di Arezzo Wave. Mauro Valenti non molla e non volta le spalle alla città che ha perso il suo festival, qualche anno fa. Rilancia sulla roulette del rock con un evento novembrino in molti piccoli spazi al chiuso con platee qualificate. A Sudwave, questo il nome del festival 2.0 di Valenti, si va alla ricerca di talenti del futuro.

Pescando nel serbatoio del Sud Europa, decisamente meno attento nelle politiche per la musica giovane rispetto al grande nord. Dal 7 all’11 novembre, con il debutto a Firenze e poi quattro giorni in città tra palestre e palasport ma anche piccoli teatri, locali di musica dal vivo. Un «festival diffuso» ideato e realizzato da colui che non ama farsi chiamare patron.

Mauro Valenti ha progetti in ponte con la Regione Toscana, come quello legato all’uso degli smartphone nelle scuole, con un po’ di tempo in più per la ricreazione a chi abbandona il telefono. Ci sono i contatti, portati avanti negli anni di Arezzo Wave. Big del mercato web e dei festival e per questo in città arriveranno più «Zidane e Guardiola che CR7 e Modric». In soldoni: grandi strateghi della musica che selezionano campioni nella Viareggio del rock.

«Non più i 40 mila di Moby ma una serie di piccoli concerti per addetti ai lavori e amanti della musica emergente, con pochi grandi nomi», anticipa il vulcanico Mauro. Che cento ne pensa e cento ne fa. I commercianti vengono chiamati a raccolta con una lettera. Un piccolo festival nel festival: Sudwave off il nome. Cerca di coinvolgere perfino tabaccherie e pasticcerie in una serie di mini-concerti in un clima che non invita a uscire.

Riuscirà Sudwave a scaldare i cuori di Arezzo in un fine settimana autunnale? La sfida di Valenti è lanciata, tocca ad Arezzo raccoglierla. «Ci saranno cinque o sei location con una come punto centrale. Vorrei far diventare la settimana musicale di Arezzo ma non solo anche proiezioni cinematografiche, progetti sulle scuole e quelli sulla sicurezza del pubblico nei concerti, come si affrontano le questioni di sicurezza».

Ci saranno pezzi da novanta della discografia e dei festival più importanti del mondo che potrebbero essere ospitati in piccoli locali a caccia del meglio tra i debuttanti. L’unica anticipazione che Valenti si lascia scappare è su un tributo a David Bowie.

Senza soffermarsi su come e perché. Un festival senza spazi all’aperto, basta piazza Grande il 30 settembre con Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro che canta anche per Confcommercio Arezzo. «Io faccio un regalo alla città, più c’è coinvolgimento più il regalo viene grande», pacifica Valenti.