Il cinema a sorpresa: corsa all'Uci a rivedere il Titanic o all'Eden per le serie Tv

Il ritorno sul grande schermo del film premiato dal pubblico dopo 20 anni: e così ogni operazione "nostalgia" durante l'anno. Il fronte delle fiction in sala

2) Titanic

2) Titanic

Arezzo, 10 ottobre 2018 - E’ ufficiale: Jack muore anche vent’anni dopo. E la sua Rose si salva, ma con un magone dentro che non va né su né giù. E’ il fascino infrangibile del cinema, le cui storie non cambiano nel tempo. E se anche dopo 50 anni scommetti sulla biga dai cavalli neri di Ben Hur, sai bene che a vincere sarà quella con i cavalli bianchi, forse perché più buoni. Eppure il remake, o meglio la riproposizione su grande schermo dei vecchi film, funziona.

L’ultima prova l’altra sera. Almeno cento persone, di lunedì sera e ad un orario anomalo come le 20, si sono ritrovate in una delle sale dell’Uci per rivedersi proprio Titanic, tra blocchi di ghiaccio grandi come montagne e carrozze d’epoca dove vivere gli amori impossibili. Era successo lo stesso anche dieci anni fa, visto che il gigante degli oceani è uno di quei film i cui compleanni li passa tutti al cinema, un po’ come i bambini delle scuole tra pop corn e coca.

E durante tutto l’anno il ritorno in sala è una spezia indelebile alla programmazione. E’ la stagione di Nexus, si è specializzata proprio nell’animare nei giorni feriali un cartellone che da qualche parte deve trovare ossigeno. In genere i film sono quelli rimasterizzati e spesso passati dalla clinica più specializzata del mondo, quella del restauro di Bologna.

I biglietti costano perfino di più ma non importa. La corsa alla sala diventa un galoppo se intorno riesci a costruirci un evento. Che so, i tre film di Ritorno al Futuro in sequenza, abbattendo ogni ostacolo all’emozione. O gli episodi di Star Wars riscodellati uno dietro l’altro per fare da tutor a quelli nuovi.

L’ultimo grido dei cinema però si chiama fiction: il terreno del piccolo schermo diventa sempre più il pane di quello grande. L’Eden lo ha dimostrato pochi giorni fa. Proponeva «L’amica geniale», la serie televisiva costruita intornio al libro di maggior successo di Elena Ferrante. Beh, le due sale non sono bastate. Perché oltre alle poltroncine, comprese quelle a svita-collo della prima fila, sono state aggiunte sedie di fortuna.

E comunque decine di spettatori se ne sono tornati a casa con le pive nel sacco. Si rifaranno presto, beninteso: perché a novembre la fiction tornerà a casa, quindi in televisione. Ma intanto tutti gli altri potranno commentare e dibattere sulle prime due puntate, gli altri no. E peccato che intanto l’Eden riduca gli orari, abbattendo l’orario serale (22.30) della domenica. Perché è vero che la gente si ritira in casa. Ma a volte basta un’idea per richiamarla a raccolta.