Gran finale per la serie web "Dio", trentamila visualizzazioni e un tour nelle scuole

I ragazzi della Farrago, la prima casa di produzione cinemtografica aretina under 25, dimostreranno agli studenti delle scuole italiane come realizzare un film: "Si può fare" dicono Tommaso Caperdoni e Luca Bizzarri che hanno gestito una produzione con ottanta giovani fra attori e tecnici. Tutto è nato all'Urban creativity lab

Farrago

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Arezzo 12 aprile 2019 - Otto puntate caricare su you tube dal 19 marzo che ogni martedì hanno incollato ai computer trentamila spettatori. Per le ultie due, però, ci voleva unevento e si pè tenuto alla Casa dell'energia nella sede dell'Urban Creativity Lab dell'associazione Verso gestuta da ragazzi under 25 e dove tutto è nato. La sala è strapiena, ci sono gli atori, i "tecnici", gli amici e qualche genitore.  Inizia il conto alla rovescia, mancano dieci secondi alla messa in onda delle ultime due puntate della web serie “Dio” girata dalla Farrago, la casa di produzione cinematografica aretina under 25 di Luca Bizzarri e Tommaso Caperdoni. Proprio qui sei mesi fa ci soni stati i provini e i casting. E qui finisce  per ora, dopo sei mesi di lavoro e una corsa all’ultimo minuto con le puntate mancanti caricate su You tube solo la notte prima. Dopo le storie dei sei personaggi impegnati ad organizzare una festa studentesca mai vista prima, occasione di gloria e di riscatto, ecco il gran finale a sorpresa che cambierà la vita a tutti.

 Trentamila le visualizzazioni per otto puntate su you tube, dove resteranno visibili (basta entrare nella pagina facebook della Farrago e copiare il link). Sei i protagonisti Natalia (Irene Severi), Claudio (Lorenzo Mellini), Gianmaria (Leonardo Rossi), Federico (Andrea Morello), Giulio (Gianmarco Polvani) e Cuba Libre (Marta Alvelli) con le loro storie fra conflitti, demoni, sogni di onnipotenza, finti paradisi e disillusioni brucianti, amori finiti prima ancora di nascere, impegno politico. Il passaggio obbligato, violento e doloroso, verso il mondo là fuori. Sullo sfondo musica, tanta musica, la nona protagonista, composta o riarrangiata da David Cole. “La festa più bella della tua vita è una festa a cui non potrai mai andare” è il sottotitolo, ma solo alla fine si capirà perché. Una fine che destabilizza più lo spettatore che i personaggi. Ci hanno lavorato ottanta giovani a questo film che regala tanti scorci di Arezzo e che inizia a scuola, al liceo scientifico. Un prodotto professionale con la scrittura di Tommaso Caperdoni, la regia di Luca Bizzarri e tutto l’apparato cinematografico, dalla fotografia al trucco e parrucco, dai costumi all’aiuto regia, dall’acting coatch alla post produzione.

“E’ stato difficile lavorare così a lungo in mezzo agli impegni di chi deve lavorare o studiare, ma è stato un lavoro condiviso, con gli ‘studios’ ricreati in camera da letto e il caricamento dei video a casa di chi aveva la fibra a colpi di dieci giga per volta - dicono Tommaso e Luca - ma si può fare ed è quello che spiegheremo agli studenti delle scuole, da nord a sud dell’Italia, il prossimo anno scolastico. Racconteremo la nostra esperienza e dimostreremo come si fa. Non è un sogno, per noi della Farrago, ma un punto di partenza”. Ai più distratti segnaliamo un cameo dedicato al preside del liceo classico Giampiero Giugnoli, che ha ispirato anche il primo film della Farrago, “Jumpi” girato al liceo classico: “Un omaggio al preside del liceo classico che ha rappresentato lo spirito della scuola da cui vengo” spiega Tommaso. Pare che il preside non lo abbia mai saputo. Ora forse sì