Festival tra le grandi arie da film: e oggi gli Statuto e i re dei reportage FOTO

Ieri il brivido di Gershwin e di West Side Story: stasera la band storica, tra ironia e impegno. Incontri con Goffredo Fofi e Sergio Rizzo. Nella foto Andrew Greer

Andrew Greer

Andrew Greer

Arezzo, 20 luglio 2018 - Celebri e intramontabili melodie del «grande cinema» intervallate da due famose ouverture rossiniane (Il Barbiere di Siviglia e L’Italiana in Algeri) hanno chiuso la seconda giornata del Cortona Mix Festival. Sul palcoscenico di piazza Signorelli anche quest’anno l’Orchestra della Toscana, quest’anno assieme ai giovani musicisti dell’Orchestra Giovanile Italiana. Sul podio il direttore e compositore americano Timothy Brock, uno dei massimi esperti al mondo nel campo della musica per film. George Gershwin e la «Rhapsody in blue» invadono il centro.

E risuonano le note del film che ha segnato la storia del musical americano, West Side Story interpretato da quattro giovani voci (Eleonora Facchini, Luca Giacomelli Ferrarini Giuseppe Verzicco, Simona Di Stefano) e la formazione corale The Pilgrims Gospel Choir. 

Nel pomeriggio i grandi scrittori. Non smette di sorridere Andrew Sean Greer. Si presenta quasi timidamente di fronte alla platea nonostante un Pulitzer in tasca. Faccia da bravo ragazzo racconta della magia di un premio che lo ha fatto entrare nel «mondo dei grandi» inaspettatamente sbaragliando la concorrenza a detta della giuria con «un libro generoso, musicale nella prosa e ampio in struttura e portata, sul diventare grandi e sulla natura essenziale dell’amore».

La sua commedia romantica «Less» conquista il pubblico attento del salotto letterario del Mix affascinato da quel viaggio folle e fantasioso di Arthur protagonista del suo romanzo che gli permette di fare un giro del mondo in 80 giorni passando per Messico, Francia, Germania, Italia, Marocco, India e Giappone, riuscendo a proporre una interessante riflessione sul tempo e sul cuore dell’uomo. «Un libro molto universale dove l’amore è il tema portante», racconta Greer. «Amore passionale, amicale, maturo.

E non c’è una risposta su quale sia l’amore più alto. E’ una carrellata di sentimenti che tutti abbiamo attraversato una volta nella vita». Greer non è certo nuovo ai successi. PersinoMadonna si è innamorato della sua scrittura. La prossima pellicola «Loved» di cui la cantante sarà regista è tratto dal romanzo «Le vite impossibili di Greta Wells» un altro successo a firma di Andrew Sean Greer (nella foto con Anna Cherubini).

Prima del premio Pulitzer a Cortona è arrivato un altro pezzo da novanta della narrativa italiana Pietro Grossi che ha proposto al pubblico la sua prima incursione nell’horror in una formula originale a ritmo di musica con le malinconiche note rock dei Doors interpretati dalla voce di Matteo Urro e l’accompagnamento di Filippo Regoli alla chitarra, Giacomo Bianchi alla batteria e Gianluca Caprili alla tastiera

Oggi alle 17,15 il noto saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico Goffredo Fofi. A partire dal libro di Carlo Levi «le parole sono pietre» intreccerà sapienza narrativa e testimonianza nel ricordo di uomini come Salvatore Carnevale e Peppino Impastato.

Stretta e dolorosa attualità segnano il passaggio, subito dopo, di Sergio Rizzo e Carlo Alberto Carnevale Maffè che aprono una finestra sulla crisi che ha travolto banche e risparmiatori Dal «quartierino» all’Europa, sul sentiero della finanza, spiegando i tratti principali di una vicenda non ancora del tutto chiarita. Tra gli ospiti noti e cari al piccolo schermo ci sarà anche alle 19,15 Stefano Massini lo scrittore e autore teatrale che arriva a Cortona con il suo stile affabulatorio promettendo di trascinare il pubblico tra le pagine dei romanzi, rievocando personaggi e miti moderni e non dimenticando l’attualità.

La festa prosegue in musica con una serata ad ingresso gratuito in piazza Signorelli. A far ballare e divertire il pubblico alle 21,15 ci penserà l’inossidabile band Statuto che proprio a Cortona festeggiano 35 anni di attività musicale nel segno della combattività, dell’impegno e del divertimento, preceduti dalle note folk ed elettroniche degli «Snow in Damascus!».