Eden, una serie Tv riporta la folla al cinema: due sale esaurite, gente fuori

Il cerchio si chiude: il piccolo schermo prima svuota i vecchi locali e poi torna a riempirli. Circa trecento spettatori si presentano per "L'amica geniale" di Costanzo

Eden strapieno per la serie Tv

Eden strapieno per la serie Tv

Arezzo, 4 ottobre 2018 - Si presentano in oltre trecento per conquistare una poltroncina dell'Eden. E parecchi restano fuori, tornano indietro rinunciando alla loro serata di cinema. Tornano al piccolo schermo lasciandosi alle spalle gli eroi del piccolo schermo.

E' la chiusura del cerchio. Perché per una sera nell'ultimo cinema del centro la protagonista è una serie Tv. Una di quelle che seguiamo in poltrona, meglio se durante l'inverno. E che di colpo riconquistano l'onore della sala.

Al centro "L'amica geniale", la produzione ricavata dai libri di Elena Ferrante, la scrittrice più misteriosa della letteratura italiana. Le firme sono del tutto cinematografiche: perché la regia è di Saverio Costanzo e la voce narrante è quella di Alba Rohrwacher, che poi di Costanzo è la compagna anche nella vita. E la serie ha debuttato niente meno che alla mostra del cinema di Venezia.

Ma l'effetto sul mondo delle sale è di quelli che lasciano il segno. Gli spettatori prima di andarsene chiedono perfino di poter avere i posti in prima fila, quelli proprio sotto il maxischermo. E prima di restare fuori occupano interamente anche la postazione meno amata. E il gestore della sala sfoggia anche le sedie esistenti, guadagnando qualche strapunti più del solito.

Il colpo d'occhio del cinema è di quelli che immortalava Giuseppe Tornatore nel primo tempo di "Nuovo Cinema Paradiso": neanche un ago libero, famiglie tutte schierate, un pubblico che spazia dai giovani agli anziani. Gli organizzatori si tolgono anche lo sfizio di riproporre l'intervallo, spazio ormai perduto perfino al cinema, almeno in centro. Con un critico a spiegarti che un intervallo non fa male, come non farebbe male a chi a tempo pieno consulta Facebook o internet: che poi è quello che fanno quasi tutti gli spettatori aspettando che il film, anzi la serie, riparta.

La passione per la Ferrante ci mette del suo. Tra una scena e l'altra intercetti i commenti di chi cerca gli agganci tra il libro e la storia. Il resto è frutto di questo singolare cortocircuito tra la piccola e la grande sala.

Un cortocircuito di ritorno. Perché al cinema vanno le prime due puntate, ti rialzi senza sapere come va a finire, se non sfogliando il libro. E con una gran voglia di completare la visione in salotto, seduti sulla solita poltrona, quando la serie tornerà a casa, per presentare anche le altre puntate.

La Tv toglie, la Tv dà. I film spesso vengono bocciati dai critici per uno schema troppo televisivo. Ma poi chi si attiene a quello stile fa il botto. E quel botto lo garantisce al Festival dello Spettatore: è la rassegna che ricuce tra loro i diversi luoghi di spettacolo, per una settimana che mette insieme teatro, musica, cinema nel nome del pubblico. Pubblico che defluisce, in coda sulla rampa troppo spesso disertata dell'Eden.

E tutto dopo che la serie era stata proposta anche all'Uci per due giorni. E con un biglietto di ingresso che nell'occasione è quasi doppio: 10 euro. Ma la domanda e l'offerta per una sera permetterebbero di far lievitare perfino lo scontrino, prima di restare fuori uno spiccolo in più lo lasceresti anche volentieri.

Da stasera si torna al solito schema: i film al cinema e le serie in Tv. Addio all'effetto alla rovescia di "Lascia e raddoppia", tutti di nuovo a casa. E il rischio è che con lo schema si ripetano anche i risultati.

All'Eden l'erede de "L'amica geniale" da stasera è "Opera senza autore". Un altro film che arriva da Venezia, una cavalcata di tre ore dalla tragedia razziale in Germania al risveglio anche grazie al mondo dell'arte. Un film splendido ma ignorato a Venezia, anche perché, dicono i critici, seguirebbe canoni troppo televisivi: hai visto mai?