Carlo Sironi
Arezzo, 15 novembre 2019 - Oggi è previsto maltempo ma spunta il «Sole» sul cineforum dell’Eden. Lui, «Sole», il film presentato a Venezia nella categoria Orizzonti e quasi in contemporanea anche al Toronto Film Festival, giostrando da una parte all’altra del pianeta. E che stasera alle 20.30 riapre «Viaggio in Italia», la rassegna promossa dalla Fondazione Arezzo In tour e curata da Marco Compiani. Ma il regista Carlo Sironi è stato bloccato dalla pioggia e non potrà essere ad Arezzo per incontrare il pubblico. Gli organizzatori fanno sapere che la proiezione del film si terrà lo stesso. E lui manda un videomessaggio al pubblico per scusarsi.
La storia? Un ragazzo chiamato dal mondo delle slot machines e dei piccoli furti a fingere di essere un padre: la bambina è in arrivo da una ragazza polacca, intenzionata a vendere la figlia che ha in grembo. I parenti del protagonista lo vorrebbero adottare. Lui dovrebbe fare da tramite: ma di fronte alla paternità, ai vagiti veri, all’inizio di un racconto diverso da quello in cui è sempre stato calato, come reagirà? Un’altra storia di padri e di figli, un filone che il miglior cinema italiano (ma in parte anche le commedie) va esplorando da anni.
Carlo Sironi, regista, 36 anni, respira cinema dalla nascita. Il babbo è la firma di tutti gli episodi di Montalbano, il «must» di Rai Uno, ed è scomparso da pochi mesi. Il figlio è partito dai corti, sfiorando il David di Donatello, per poi passare al formato più tradizionale.Appassionato fin da giovane di fotografia applicata al cinema, affida a questa storia il salto di qualità. Protagonisti Claudio Segaluscio e Sandra Drzymalska: lui esordiente, lei al secondo film, due volti reali, come la storia che interpretano. E che stasera passa al giudizio del pubblico.