Bollywood, sbarca il cinema indiano: qui il set di un musical grandi numeri

La produzione di Uv Creations ha messon gli occhi sullla città: verso le riprese in autunno. Protagonista Prabhas, il divo del genere. Distribuzione in migliaia di sale

Prabhas, il protagonista

Prabhas, il protagonista

Arezzo, 18 agosto 2018 - Ha una barba stile Sandokan e il sorriso conquistatore di chi fa stragi di cuori. E in effetti il film si chiamerà «Amour» (facile la traduzione, no?) e per due ore colorerà gli schermi di avventure, passioni e tanta musica. E’ il cinema indiano, bellezza: l’unico rimasto a insidiare le spese e gli incassi di quello americano. Non a caso lo chiamano «Bollywood»: e stavolta ha puntato il navigatore su Arezzo.

Sarà uno dei set di un kolossal musicale: un musical, esatto, ma in salsa indiana. Una salsa salatissima. Perché in quello spicchio, gigante del resto, d’Oriente il cinema non bada a spese ed è soprattutto uno «sport» nazionale. Non sempre la qualità è pari alle risorse, anche se poi via via alcune storie hanno cominciato a fare breccia perfino nei festival più «trinariciuti». Ma per il resto è una macchina da spettatori e da incassi.

Specie quando sul set ci sia lui, Prabhas, il Mel Gibson d’oriente, l’uomo della barba e dello sguardo che non perdona. Con lui sul set l’India ha piazzato il record dei record, un film da 220 milioni di dollari. Racconti stile fantasy, una saga in due episodi dal titolo «Baahubali». Con lui sotto i riflettori. Stavolta, dalle poche informazioni che filtrano, farà la parte di un chiromante, naturalmente innamorato: di una neurologa, che poi è il volto di Pooja Hegde, un’altra beniamina del cinema indiano.

E Arezzo? Il film sarà girato in parte a Londra e in parte in Italia. In Toscana a fare la parte del leone dovrebbe essere Pisa, che del resto ha già dei trascorsi sul fronte delle produzioni indiane. Ma il regista, Radha Krishna Kumar, si è innamorata anche di Arezzo. Le prime ricognizioni, i primi contatti con il Comune, anche se a Palazzo Cavallo, dove l’assessoreMarcello Comanducci ha potenziato da anni la Film Commission, le bocche sono cucite.

E’ in corso la scelta delle locations. Ci saranno di sicuro alcuni interni più forse un esterno di massa, dna del cinema indiano. Le riprese saranno concentrate tra settembre e ottobre in una prima fase, per poi essere continuate in primavera, tra marzo e aprile. Un’avventura in giro per l’Italia, con Roma al centro: una sorta di gigantesca cartolina del bel paese, nel quale per una volta Arezzo dovrebbe ritagliarsi una sua ribalta.

Speriamo solo non in maschera, come è successo spesso in passato e come rischia di ripetersi per il Michelangelo, dove via Vasari e le logge pare che verranno spacciate come angoli vicini a piazza della Signoria. Come film comandano, a ridosso delle riprese è probabile ci sia anche un casting.

Ma occhio, perché in questo caso si tratta di innestarsi in una storia che richiede lineamenti e connotati non proprio occidentali. Segni particolari? Beh, probabilmente delle grandi barbe. E magari uno sguardo che non perdona.