Arezzo, 9 marzo 2011 - Storia, arte e cultura saranno i protagonisti de 'Il Festival Tricolore' che dal 17 marzo al 3 aprile si terrà ad Arezzo e ad Anghiari.

Il Festival, inserito nelle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, si articola in tre distinti momenti: storico, artistico e performativo, insieme per una serie di eventi che culmineranno in due momenti salienti, da una parte le manifestazioni che animeranno i musei di Arezzo e Anghiari il giorno della Festa nazionale del 17 marzo, dall’altra la preziosa mostra di cimeli risorgimentali che sarà allestita nella sede di Arezzo Città del Vasari dal 15 marzo al 3 aprile.

Gli eventi scientifici spaziano da una conversazione che due storici di fama quali Alberto De Bernardi e Luigi Ganapini terranno con Salvatore Mannino (Museo d’Arte Medievale, 15 marzo ore 18) ad un’imperdibile cavalcata negli anni d’oro del Teatro Petrarca di Arezzo condotta da Alfredo Grandini e Antonella Di Tommaso (Museo d’Arte Medievale, 16 marzo ore 18), infine alla presentazione di un bestseller da 200.000 copie come “Terroni” fatta dal suo autore Pino Aprile (Museo d’Arte Medievale, 20 marzo ore 18).

Il Festival Tricolore farà della festa nazionale del 17 marzo una giornata memorabile: inizieranno i piccoli orchestrali e i coristi della Scuola Media Andrea Cesalpino di Arezzo che, diretti dall’ottimo Volfango Dami, eseguiranno gli inni e i cori (questi ultimi con il rinforzo del pubblico!) più significativi del Risorgimento. Il concerto è previsto sempre nel Museo d’Arte Medievale e Moderna, alle 12, un augurio in musica con i bambini, la nostra alba e il nostro futuro. Sempre nel Museo ma alle 16,30 il direttore Paola Refice presenterà il nuovo allestimento della sezione Ottocento: opere di Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, un romantico “Bacio” di Amos Cassioli e il quadro che è l’icona del Festival Tricolore, la “Battaglia di Solferino” che Carlo Ademollo (nipote del più noto Luigi) dipinse nel 1861. Insomma, un Museo niente affatto da sottovalutare quello di
 

Arezzo, dal punto di vista delle testimonianze dell’Ottocento e ancor di più risorgimentali. Dopo la presentazione, la storica dell’arte Barbara Rossi accompagnerà il pubblico nel percorso della sezione, illustrando tutte le opere presenti.

A seguire, Museo d’Arte Medievale 17 marzo ore 18, l’evento più atteso: la prima esecuzione nazionale (dopo un’anteprima nel novembre 2010 a Roma) del nuovo e straordinario concerto-spettacolo di Elio Pandolfi (nella foto) 'E la bandiera di tre colori…'. L’attore romano e il pianista Marco Scolastra presenteranno le parole e la musica degli italiani durante il Risorgimento: un viaggio negli anni in cui l’idea di nazione diventa realtà. Tra cronaca e letteratura, musica d’occasione e musica d’arte. Le emozioni, gli ideali, le utopie, la retorica di quel periodo hanno dato vita a una quantità di inni, poesie, canzoni, marce. Da Milano a Napoli, da Venezia a Roma, gli artisti si scoprono patrioti e i patrioti, a volte, diventano artisti. In questo spettacolo ci sono i testimoni in prima linea del nostro Risorgimento, appassionati e caustici, sempre sinceri. Potendosi sentire tutti, per la prima volta nella nostra storia, “fratelli d’Italia”. Tra i testi che un meraviglioso Elio Pandolfi reciterà da par suo, ci sono pagine di Foscolo, Mameli, Novaro, Giusti, Belli, Mazzini, Garibaldi, Mercantini e Abba. Tra le musiche che Marco Scolastra suonerà, ovviamente tanto Verdi ma anche gli inni più amati e le canzoni popolari e antipapaline.


In contemporanea allo spettacolo di Arezzo si terrà, presso il Museo di Palazzo Taglieschi di Anghiari il 17 marzo alle 18, il concerto dell’Accademia Barocca di Arezzo: l’ensemble di musicisti aretini e non che comunque gravitano nella nostra città, è composto di trentenni specialisti della musica antica, anche singolarmente proiettati in una carriera internazionale. Il Festival Tricolore è lieto di annunciare l’esibizione in anteprima assoluta nella neonata Accademia Barocca di Arezzo formata dai violinisti Rossella Pugliano e Matteo Saccà, dal clavicembalista Alessio Nocentini e dal violoncellista Andrea Lattarulo. In programma, “solo musica italiana” del Seicento.

Infine, l’evento ad effetto: finalmente l’esposizione ad Arezzo della famosa raccolta di cimeli risorgimentali di Paolo Mercati. L’antiquario e orafo di Sansepolcro, notissimo collezionista di testimonianze risorgimentali che ha scovato in Italia e all’estero, riesce finalmente a mettere in mostra ad Arezzo, grazie al Festival Tricolore, buona parte della sua sterminata collezione: ritratti e busti di Garibaldi, bandiere autografate, una “camicia rossa” autentica, gioielli con le sembianze dell’eroe dei due mondi, lettere autografe degli eroi del Risorgimento e tante altre testimonianze che arricchiranno la sede di via Cesalpino. La direzione del Festival sta già organizzando le visite guidate di gruppi e scolaresche per l’intero periodo di esposizione, dal 21 marzo al 3 aprile.


Il Festival Tricolore coinvolgerà il pubblico in un percorso volto all’utilizzo e perciò alla migliore conoscenza della nostra storia attraverso le opere d’arte (visite straordinarie e gratuite del Museo

D’Arte Medievale e Moderna di Arezzo, di Palazzo Taglieschi ad Anghiari e della mostra di cimeli risorgimentali), le conferenze di pensatori illustri, la musica e la recitazione affidate a grandi interpreti.
 

Il significato e la valenza simbolica del Festival Tricolore rimandano ad un messaggio di identità e unità nazionale e testimonia l'impegno di valorizzare – partendo da Arezzo – il territorio nazionale come espressione di un’unica realtà e peculiarità culturale.