Verso le elezioni: centrodestra, il borsino torna a dire Ghinelli

Voci su una futura chiamata dall’alto a Comanducci ma lui non ha intenzione di candidarsi a sindaco. Scelta a marzo. Nulla di fatto sul versante Lega

Il sindaco Ghinelli

Il sindaco Ghinelli

Arezzo, 23 febbraio 2020 - Il borsino del giorno dice Ghinelli. Aumentano le quotazioni per la ricandidatura del sindaco uscente dopo gli incontri del venerdì sera dei partiti della coalizione di centrodestra. Con particolare attenzione era attesa la riunione dei leghisti che si è conclusa, secondo le indiscrezioni, con un sostanziale nulla di fatto.

Continua infatti il dibattito all’interno del Carroccio dove la posizione maggioritaria ha puntato finora sul cambio di cavallo, da una parte per l’inchiesta gudiziaria Coingas-Multiservizi, dall’altra imputando al sindaco di non aver pesato nel giusto modo la rappresentanza del partito largamente in testa a livello elettorale. Eppure dall’incontro pare essere uscita una linea più morbida, dovuta probabilmente anche alla difficoltà di individuare un candidato alternativo.

O meglio, anche dalle parti della Lega ci sarebbero porta aperte nei confronti dell’assessore Marcello Comanducci, considerato una figura cittadina vincente. Sarebbe stata profilata pure l’ipotesi di una telefonata a Comanducci da parte del livello più alto del Carroccio per un’opera di convincimento ad accettare l’eventuale candidatura.

Ma l’impresa è ai limiti dell’impossibile e vi spieghiamo perchè. Comanducci, a meno di improbabili ripensamenti, è determinato a dire no per due ordini di ragioni. La prima ragione è di natura etica, ovvero mai e poi mai l’assessore al turismo e alle attività produttive volterebbe le spalle a Ghinelli dopo cinque anni di legislatura fianco a fianco. La seconda ragione, non meno importante, riguarda l’aspetto lavorativo, le aziende di Comanducci e una nuova avventura imprenditoriale che l’assessore potrebbe intraprendere, impedendogli di fare l’amministratore a tempo pieno.

Comanducci è anche fortemente indeciso se presentarsi in lista e concorrere per diventare sindaco è al momento lontano dai suoi pensieri. Ma l’analisi sarebbe sbrigativa se conclusa qui. Non va infatti dimenticato che Alessandro Ghinelli è comunque il candidato più forte che la coalizione può mmettere in campo, senza considerare la difficoltà di non ripresentare un sindaco a conclusione del primo mandato.

Quanto all’inchiesta giudiziaria, è vero che nessuno può sapere se e come salirà di livello e quante cose ancora possano venire fuori, ma è altrettanto vero che l’escalation, se ci sarà, è destinata a proporsi solo al termine della campagna elettorale. Ghinelli rimane dunque il favorito numero uno, ma i tempi delal candidatura sono in ogni caso destinati ad allungarsi ulteriormente.

Si parla ormai di marzo come il mese della designazione ufficiale (primi giorni) che avverrà comunque nell’ambito di come saranno sistemate le cose per le regionali all’interno della coalizione. Solo a bocce ferme, emergeranno i nomi dei candidati. Bisogna quindi pazientare prima di avere una fumata bianca.

Sulle regionali è intanto uscito un sondaggio di Emg sulla ripartizione dei seggi. Il Pd sarebbe il partito più votato ma ad Arezzo staccherebbe solo un consigliere. Un altro lo prenderebbe la Lega e uno Italia Viva. A bocca asciutta resterebbero Fdi e Forza Italia.