Venerdì in Valdarno due eventi per analizzare il "Caso Moro"

Nel pomeriggio a Montevarchi si parlerà soprattutto delle trasformazioni politiche degli ultimi 40 anni. In serata a San Giovanni spazio più alla cronaca di quei tragici giorni,

Il "Caso Moro". Se ne parla a Montevarchi e San Giovanni

Il "Caso Moro". Se ne parla a Montevarchi e San Giovanni

Arezzo, 07 maggio 2018 - Venerdì prossimo in Valdarno due eventi per approfondire le vicende politiche e di cronaca legate al cosiddetto “Caso Moro”, il leader politico ucciso dalle Br nella primavera del 1978. Il primo è in programma nel pomeriggio a Montevarchi, organizzato dal Centro Studi “La Voce” e l’Associazione Collegamento Sociale Cristiano – Supplemento d’anima, che hanno deciso di ricordare, a quaranta anni dalla tragica scomparsa, la figura di Aldo Moro, accademico, giurista ma soprattutto politico e statista. Fu infatti fra i fondatori della Democrazia Cristiana che rappresentò alla costituente e ne fu segretario Politico e Presidente del Consiglio Nazionale. Venne sequestrato dalle Brigate Rosse il 16 maggio 1978 in via Mario Fani a Roma e ucciso due mesi dopo. La manifestazione si terrà alle ore 17,30 nella sala del palazzo del Podestà. Coordinerà i lavori Lorenzo Zirri presidente del Centro Studi “La Voce”.

Dopo il saluto del Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, che ha dato il patrocinio del Comune all’iniziativa, ci saranno, tra i relatori, Angelo Passaleva presidente dell’associazione Collegamento Sociale Cristiano – Supplemento d’Anima; Gastone Simoni, Vescovo emerito di Prato, Giovanni Pallanti giornalista e scrittore, Luigi Ferlicchia Presidente della Federazione dei Centri Studi Aldo Moro e Renato dell’Andro. “L’iniziativa non vuol essere solo un ricordo, ma si pone l’obiettivo di fare un’analisi comparativa fra la politica di quaranta anni fa e quella di oggi – hanno ricordato gli organizzatori – . Il ruolo della rappresentanza, la possibilità di scelta che avevano allora i cittadini elettori, gli ideali che animavano coloro che si impegnavano in politica e all’interno di partiti dove la partecipazione, la condivisione e il metodo democratico erano fondamentali. Aldo Moro – hanno aggiunto – era un cristiano impegnato in politica ed ha pagato con la vita i suoi ideali. Cosa è rimasto oggi di quella esperienza che tanto ha dato a questo Paese? E’ opportuno che i cristiani si ritrovino in un unico progetto politico?”.

Il secondo evento è invece in programma a San Giovanni, dopo cena. A quarant’anni dal sequestro e il ritrovamento senza vita del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il Movimento 5 stelle di San Giovanni Valdarno ha infatti organizzato l’11 maggio alle ore 21,15 al Circolo Acli di via Roma un incontro con la cittadinanza per approfondire una pagina molto controversa della storia d’Italia. “Sono gli anni del “compromesso storico”, appoggiato dall’area di sinistra della Dc con al suo interno il Presidente Aldo Moro e il segretario Benigno Zaccagnini e la contrarietà dell’ala di destra compreso quella di Giulio Andreotti – hanno ricordato i pentastellati -. Sono anche gli anni di un leader politico di indubbia statura e lungimiranza quale Enrico Berlinguer, che intravide la necessità di prendere le distanze dall’Unione Sovietica e intraprendere un percorso che potesse portare il Partito Comunista Italiano ad essere riconosciuta come possibile forza di governo”.

Nel corso della serata sarà proiettato il film documentario “Sequestro Moro, sentenza di morte” con la presenza all’autore Franco Fracassi e di Renato Scalia, ex ispettore DIA. Insieme a loro parteciperanno ad dibattito alcuni rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle: Luca Migliorino, deputato, Gabriele Bianchi consigliere regionale e Tommaso Pierazzi capo-gruppo 5 stelle a San Giovanni Valdarno. Moderatore della serata Tiziano Mugnai. L’ingresso è gratuito.