Terza corsia A1 tra Incisa e Valdarno. Opere compensative. La vicenda in Regione

Il consigliere della Lega Nord Casucci ha chiesto alla giunta regionale di convocare gli enti locali interessati. La vicenda anche in consiglio comunale a San Giovanni.

Marco Casucci consigliere della Lega in Regione

Marco Casucci consigliere della Lega in Regione

Arezzo, 18 maggio 2018 - La giunta regionale deve convocare in tempi rapidi tutti i vari enti locali interessati all’ampliamento della terza corsia dell’A1 tra Incisa e Valdarno, affinchè arrivino ad un accordo complessivo sulle opere compensative da richiedere nell’ambito della prossima Conferenza dei Servizi”. La richiesta è di Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega Nord, che ha predisposto un’interrogazione in merito. Casucci ha ricordato che questa è un’opera attesa da tempo e di rilevante importanza per la viabilità, ed è quindi fondamentale che tutte le parti in causa facciano, dunque, pienamente il loro dovere con la giusta tempestività. Per il Carroccio sarebbe poi opportuno inserire nella programmazione regionale in materia di mobilità ed infrastrutture, la possibilità di destinare apposite risorse aggiuntive al completamento di alcuni degli interventi che saranno inquadrati come opere compensative ma che, tuttavia, risulteranno aggiudicatarie di uno stanziamento di fondi insufficiente. “Insomma – ha concluso Marco Casucci- , a mio avviso, non bisogna perdere altro tempo e trovare una giusta unità d’intenti fra tutti i soggetti protagonisti della vicenda”.

Tra l’altro questo è stato uno degli argomenti affrontati durante l’ultimo consiglio comunale di San Giovanni quello delle possibili opere di compensazione legate all’ampliamento della terza corsia autostradale tra Incisa e Valdarno. Il capogruppo di “Cresce” Francesco Carbini è infatti intervenuto, presentando una mozione e approfondendo alcuni aspetti. L’esponente della lista civica ha precisato, innanzitutto, che le opere di compensazione non sono vietate, ma rispetto al passato la Società Autostrade chiede maggiore coesione comprensoriale. “Sta a noi, ma anche agli altri comuni interessati – ha detto Carbini -, dimostrare maturità”. E’ stato poi ricordato che l’amministrazione di Figline e Incisa ha già mosso i suoi passi, chiedendo, come misura compensativa, la costruzione di un nuovo ponte sull’Arno. “Mi chiedo perché i nostri vicini lo possano chiedere e noi no – ha detto il capogruppo . Tra l’altro si sta parlando di un intervento che era comunque già previsto nella pianificazione”.

Riguardo alle altre misure compensative, una sembra sia stata già accolta, ovvero quella delle barriere anti-rumore. “Noi – ha aggiunto Cresce – chiediamo un altro passaggio: non sarebbe male che il nostro comune potesse chiedere alla Società Autostrade di dotarsi di pannelli fotovoltaici. Potrebbero portare nelle casse comunali 300.000 euro. E non vedo perché non si possa aggiungere anche la costruzione della passerella ciclopedonale sul ponte Ipazia”. Infine, il rappresentante del gruppo consiliare ha ricordato che comuni come Bagno a Ripoli e Calenzano, interessati allo sviluppo della rete autostradale, hanno chiesto e ottenuto molte più opere rispetto a quelle proposte da San Giovanni. La mozione è stata comunque respinta.