Simone Ghiori
Arezzo, 22 marzo 2018 - Dopo le accuse lanciate nei giorni scorsi dal gruppo Cresce San Giovanni sulle modalità con le quali è stato approvato, in consiglio comunale, il bilancio di previsione 2018-2020 (“Non ci è stato permesso di discuterne in aula”), nelle ultime ore è arrivata una precisazione del gruppo consiliare del Partito Democratico, a firma del capogruppo Simone Ghiori. Il Pd ha sottolineato che il bilancio approvato lo scorso 27 febbraio e’ stato preceduto, come di consueto, dalla fornitura in tempi congrui ai consiglieri di tutta la documentazione, comprensiva anche del parere dei revisori. Inoltre la settimana precedente si era riunita la commissione bilancio per la discussione tecnica.
“La Commissione – ha spiegato Ghiori – ha concluso i suoi lavori con la presenza dei consiglieri Pd e la sola presenza del consigliere Pia per l’opposizione. Ai lavori hanno partecipato, oltre naturalmente all’assessore al bilancio, anche il dirigente preposto, al fine di rispondere a tutte le domande o le precisazioni che potessero pervenire dai commissari. Tra l’altro proprio in occasione della discussione del bilancio – ha continuato il Pd – , sono stati presentati degli emendamenti relativi alla modulazione delle tariffe da parte della minoranza, con la conseguente discussione sia in commissione che durante il consiglio comunale. Per quanto riguarda la sessione di consiglio, come di consueto è stato concordato da tutti i capigruppo che, qualora il consiglio avesse potuto esaurire tutti gli argomenti all’ordine del giorno entro la pausa pranzo, l’assise sarebbe proseguita fino al suo naturale termine e che, comunque, alle ore 13.00 si sarebbe valutata la situazione, compreso la possibilità di proseguire i lavori nel pomeriggio. Purtroppo, alle 12.30 era presente solo un consigliere di opposizione”.
Ghiori ha quindi specificato che il gruppo Pd al completo ha proseguito coscientemente i lavori fino al loro naturale termine, ricordando che il bilancio era già stato comunque ampiamente illustrato sia dal sindaco che dall’assessore competente. “Ritengo che non sia uno spettacolo edificante registrare in consiglio comunale l’assenza quasi totale dei gruppi di minoranza a cui si aggiunge la loro assenza anche in occasione del voto in commissione bilancio – ha concluso il capogruppo – . E’ ancora meno edificante che poi, chi era assente si lamenti perché gli altri non hanno permesso loro una discussione degli argomenti, dicendo bugie sugli accordi presi nell’ufficio di presidenza”.