Promossi e bocciati: 23 consiglieri già certi, gli altri appesi al voto bis

Menchetti dentro solo nel caso di riconferma dell’attuale primo cittadino Ma i calcoli sono senza l’ultima sezione. Gli eletti, chi è in bilico e chi potrebbe subentrare

I banchi del Pd in consiglio

I banchi del Pd in consiglio

Arezzo, 24 settembre 2020 - Hanno staccato il biglietto per Palazzo Cavallo. Emergendo da una coda di 500 persone, roba da far impallidire gli uffici pubblici ai tempi del Covid. Un biglietto certo in un’elezione ancora incerta. Perché chiunque vinca il ballottaggio loro ci sono: 23 consiglieri blindati. Con due ultime incertezze. Una è la sezione 37 della Tricca: che forse faticherà a spostare i rapporti tra le liste ma potrebbe pesare sulle preferenze, dove i distacchi spesso sono minimi.

E poi la tradizionale verifica che blinda i risultati. Intanto fissiamo quello che al momento dicono le simulazioni. In caso di vittoria di Ghinelli del centro destra entrerebbero sei consiglieri a testa di Lega, lista civica e Fratelli d’Italia, più due di Forza Italia, con un’estrema incertezza legata ai resti.

E naturalmente il sindaco, totale 21. Nella minoranza, i cui conteggi sono ancora in corso, dovremmo avere 7 del Pd, uno della Lista Ralli, 2 del Donati, uno di Arezzo 2020 e un cinque stelle. Cinque stelle, ovvero il candidato a sindaco Michele Menchetti, eletto solo nel caso di riconferma dell’attuale primo cittadino. Secondo scenario: la vittoria di Ralli. Beneficiata Pd, con 16 eletti: ai quali si aggiungerebbero 2 della lista civica 2 di Arezzo 2020 più naturalmente il sindaco.

Sul fronte opposto 3 alla Lega, 3 alla lista civica, 3 a Fratelli d’Italia, uno a Forza Italia, uno a Marco Donati e naturalmente Ghinelli. Tiriamo le reti: vediamo chi saranno, fatte salve le attuali preferenze, i 23 eletti certi.

Nel Pd Alessandro Caneschi, Donato Caporali, Donella Mattesini, Giovanni Donati, Andrea Gallorini, Valentina Vaccari e Giuseppe Simone Modeo. Per «Arezzo 2020» unico certo Francesco Romizi. Per la lista Ralli granitico Angiolo Agnolucci. Marco Donati è al momento l’unico sicuro delle sue due liste civiche. Passiamo alla Lega. Le poltrone indiscutibili sono tre: Alessandro Casi, Federico Rossi ed Egiziano Andreani. Una per Forza Italia, quella di Federico Scapecchi. Tre per la Meloni: Luca Stella, Francesco Lucacci e Roberto Cucciniello, l’uomo di Orgoglio Amaranto. Per «Ora Ghinelli 2025» a posto già Lucia Tanti, Simon Pietro Palazzo e Roberto Bardelli, più famoso come Breda.

Una «squadra» di eletti completata naturalmente dai due «galli» del ballottaggio, Ghinelli e Ralli. Chi sta sui carboni ardenti? Vincendo Ghinelli pronti a sedersi al loro posto Vittorio Giorgetti, Piero Perticai e Fabrizio Ferrari (Lega), Jacopo Apa (Forza Italia), Giovanna Carlettini, Francesca Lucherini (la figlia di Luigi, l’ex sindaco ) e Francesco Palazzini (Fratelli d’Italia).

E ancora Alessandro Calussi, l’ex arbitro Paolo Bertini e Simone Chierici. Più Michele Menchetti dei 5 Stelle e Paolo Lepri delle liste Donati. E se vincesse Ralli? Ecco l’ondata Pd: entrerebbero anche Rossella Peruzzi, Paolo Sisi, Stefano Alessi, Andrea Sereni, Genc Kapxhiu, Renato Peloso, Ilaria Violin, Francesco Falsini e Riccardo La Ferla, l’ex sindaco di Anghiari.

E alla corsa della prossima consiliatura si unirebbero Barbara Peruzzi (Arezzo 2020) e Fabio Buricchi della lista Ralli. Punto e fine? No, perché poi si aprirà la corsa agli assessorati: e gli eventuali consiglieri chiamati ad affiancare o Ghinelli o Ralli nelle rispettive squadre lascerebbero il posto ai primi dei non eletti, che quindi tengono accesi i motori in vista della prima seduta.

Per esempio in casa Pd la prima a subentrare sarebbe Giulia Travi, nella lista Ralli l’ex assessore Piero Ducci, nella Lega Rossano Innocenti, in Forza Italia Mery Stella Cornacchini, in Fratelli d’Italia Renato Vescovo, che tra l’altro ad una sezione dalla fine è a pari merito con Francesco Palazzini e non passerebbe solo perché più giovane del compagno di lista.

E nella lista civica di Ghinelli di rincorsa ci sarebbero Mattia Delfini e Ilaria Pugi. Una griglia infinita, che solo il ballottaggio potrà sbrogliare. Ai supplementari, se non ai calci di rigore, di un partita lunga altri quindici giorni.