Podere Rota. Oggi nuova audizione. Il Consiglio Comunale di San Giovanni chiede modifiche

Tutti i consiglieri hanno rivolto un appello al presidente Alessandro Franchi affinché i prossimi incontri vengano organizzati con metodologie adeguate.

Il consiglio comunale di San Giovanni

Il consiglio comunale di San Giovanni

Arezzo, 04 marzo 2021 - Oggi si terrà la seconda sessione dell’audizione preliminare legata all’inchiesta pubblica sul progetto di ampliamento di Podere Rota e alla vigilia è intervenuto, con una nota congiunta, l’intero Consiglio Comunale di San Giovanni Valdarno. I firmatari, Mauro Tempesta, presidente dell’assise, Elena Spadaccio, del centro sinistra per San Giovanni, Daniele Marzi delle Liste Civiche Sangiovannesi, Antonio Guidelli della Lega Salvini premier e Tommaso Pierazzi del Movimento 5 stelle hanno ripercorso quanto accaduto il 25 febbraio scorso. ” E’stata una vera e propria presa in giro nei confronti delle amministrazioni locali e dei cittadini – hanno detto -. Uno strumento tecnologico, quello usato, assolutamente inadatto alla partecipazione di tutti quei soggetti che, correttamente, si erano attivati per iscriversi e partecipare alla prima audizione, senza voler evidenziare la prepotenza di aver localizzato la sede da cui trasmettere negli stessi locali sede di Csai”.

“Tutte scelte – hanno aggiunto i consiglieri – che testimoniano una gestione assolutamente deficitaria dell’inchiesta stessa e mancanze che divengono insopportabili se si considera la costituzione a maggioranza pubblica del richiedente l’ampliamento che dovrebbe essere garanzia di imparzialità e trasparenza”. In vista del secondo appuntamento, previsto questo giovedì alle ore 17, il consiglio comunale di San Giovanni, che grazie ad una mozione votata unanimemente, ha dato mandato al sindaco Vadi di richiedere e promuovere questa inchiesta, ha rivolto un appello al presidente Alessandro Franchi affinché i prossimi incontri vengano organizzati con metodologie adeguate, finalizzate ad una vera partecipazione attiva delle istituzioni, della cittadinanza e delle associazioni. “Ci aspettiamo quindi un cambiamento già oggi”.

Nel frattempo è intervenuta la Lega che, inchiesta pubblica a parte, ha chiesto una raccolta firma tra favorevoli e contrari alla discarica. Una petizione apartitica e senza simboli tra i cittadini, in modo che emerga la loro volontà, a prescindere dai loro convincimenti politici. “Saremmo certi che il messaggio che ne uscirebbe sarebbe inequivocabile e sgombrerebbe via qualsiasi dubbio di un gioco delle parti. E saremmo anche altrettanto sicuri che la doppia anima del Pd (fiorentina ed aretina) verrebbe meno – ha detto il commissario leghista in Valdarno Simone Badii -. “Perchè solo con l’impegno di tutti possiamo far valere la voce del territorio”.