Bracciali, Pescini e Ruscelli
Arezzo, 15 gennaio 2019 - Il Pd riparte da tre reggenti dopo il burrascoso addio del segretario Albano Ricci all’indomani della sconfitta nelle elezioni per il presidente della Provincia. Questa la soluzione individuata per uscire dalle secche e affrontare nel miglior modo possibile la tornata amministrativa di primavera. Scartata l’ipotesi di nominare un nuovo segretario, scartata pure quella di un direttorio a 5 con rappresentanti delle vallate, ecco adesso comporsi il nuovo organigramma, con la presenza di un garante del partito regionale, di un esponente dell’area renziana e di un terzo della parte che in vista delle primarie fa riferimento a Nicola Zingaretti.
Due dei nomi erano sicuro e il nostro giornale li aveva anticipato. Si tratta di Massimiliano Pescini, sindaco di San Casciano Val di Pesa, responsabile regionale degli enti locali e individuato come figura di garanzia in un assetto comunque provvisorio che dovrà guidare i Dem fino al prossimo congresso. Quanto ai renziani, la scelta è risultata quella previstaa: Matteo Bracciali, giovane esponente che si era candidato a sindaco nel 2015 uscendo sconfitto nel ballottaggio con Ghinelli e adesso consigliere comunale.
Bracciali, dopo qualche momento di esitazione, ha accettato con entusiasmo l’incarico, pronto a rituffarsi in pieno nell’agone politico. Qualche incertezza in più l'aveva la componente zingarettiana che ieri sera alle 18 aveva in programma l’incontro finale prima dell’assemblea convocata per le 21. Tre i nomi considerati «caldi»: Marco Meacci, già sindaco di Monte San Savino, successivamente segretario provinciale e uomo dell'Ulivo; Paolo Nannini, manager di lungo corso attualmente alla testa di Nuove Acque. E Francesco Ruscelli, valdarnese, assessore in Provincia prima che l’istituzione venisse di fatto stravolta dalla riforma.
E alla fine proprio Ruscelli ha raccolto le adesioni necessarie per entrare nel terzetto. L'esponente di Area Dems, e tra l'altro super esperto di pesca, è anche segretario della sezione di Cavriglia. Saranno loro tre a gestire uno dei passaggi decisivi dei prossimi mesi: le elezioni amministrative, già fissate per il 26 maggio, urne nelle quali il Pd metterà in palio alcuni dei comuni ancora forti della provincia, a cominciare da San Giovanni Valdarno e Cortona. Dopo di che si aprirà la fase congressuale: che riporterà i tre ad uno, il nuovo segretario.