"Oltre le discariche". Cavriglia scende in campo sul tema dei rifiuti

Al prossimo consiglio comunale, il gruppo di maggioranza presenterà un ordine del giorno per chiedere alla Regione di non ampliare la discarica di Podere Rota, di non aprire quella de Le Borra e di incentivare la raccolta differenziata.

La discarica di Podere Rota

La discarica di Podere Rota

Arezzo, 25 novembre 2017 - Il Gruppo di maggioranza “Insieme per Cavriglia”, nel prossimo Consiglio Comunale convocato il 28 novembre, presenterà un ordine del giorno sui rifiuti, con la volontà di farlo approvare all’unanimità. Sarà poi trasmesso agli altri comuni del Valdarno, invitati a fare altrettanto. Nel documento si chiede la chiusura della discarica di Podere Rota entro il 2021, lo stralcio dell’impianto di Le Borra (situato nel Comune di Figline e Incisa Valdarno ma a ridosso con quello di Cavriglia) dal piano interprovinciale dei rifiuti dell’Ato Centro e la richiesta di incentivi alla Regione Toscana per aumentare la percentuale di raccolta differenziata nei comuni del Valdarno.

Per la maggioranza che governa il paese delle miniere, il Valdarno ha già abbondantemente offerto il proprio contributo nell’accogliere rifiuti toscani nel corso degli ultimi trent’anni, prima con due discariche nel Comune di Cavriglia, per le quali non era previsto né un disagio economico né un contributo per la gestione del post mortem, e poi per l’appunto con la discarica di Podere Rota. “La Regione Toscana, tramite una delibera dello scorso mese di luglio, ha previsto l’autosufficienza del piano interprovinciale dei rifiuti con la messa a regime del termovalorizzatore di Sesto Fiorentino a partire proprio dal 2021 – ha spiegato il centro sinistra -. Quindi il piano non avrebbe bisogno dell’impianto di Le Borra e dunque chiediamo alla Regione lo stralcio, insieme all’adozione di misure incentivanti per l’incremento delle raccolte differenziate per raggiungere almeno il 70% nel 2020”.

“Non siamo più disposti ad accettare che il Valdarno continui ad accogliere rifiuti ormai da più di quarant’anni – ha detto il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni -; il nostro comune prima della realizzazione di Podere Rota ha già accolto due discariche di indifferenziati ancora in attesa di bonifica senza aver mai ottenuto un euro per il disagio e per il post mortem, e la cui gestione in questi anni è stata sempre a carico esclusivamente del Comune di Cavriglia. Non è sostenibile pensare al prolungamento di Podere Rota dopo il 2021 – ha proseguito Sanni – nè tanto meno alla realizzazione di Le Borra, un sito che si trova nelle campagne di Figline e Incisa Valdarno a due passi dalla nostra ex area mineraria, che diverrà un immenso parco naturale dove Enel sta investendo 80 milioni di euro per il suo recupero tra strade, piste ciclabili, laghi, percorsi e rinaturalizzazioni. Per questo – ha concluso – chiediamo con forza alla Regione di stralciare Le Borra dal piano interprovinciale e di aiutare i comuni con incentivi per portare la percentuale di raccolta differenziata al 70%. Ci auguriamo che questo ordine del giorno venga poi approvato all’unanimità in tutti i consigli comunali del Valdarno”.