"No ad un'unica Ato regionale". Chiassai torna alla carica

Domani è prevista l'assemblea dei sindaci dell'Ato Toscana Sud e il sindaco di Montevarchi chiarisce quali sono i punti sui quali si batterà. "No anche all'ampliamento di Podere Rota"

Silvia Chiassai Martini

Silvia Chiassai Martini

Arezzo, 11 settembre 2019 - Domani è prevista una nuova riunione dell’assemblea dei Sindaci di Ato Toscana Sud per discutere della modifica del Piano regionale rifiuti, con le conseguenze sul piano di ambito, e dell’atto di indirizzo di ferma contrarietà rispetto alla preannunciata proposta di legge regionale per la costituzione di un ATO Unico. In quella sede il Comune di Montevarchi confermerà la netta contrarietà alla proposta dell’Assessore regionale Fratoni di costituire un Ato unico sui rifiuti.

“Il nuovo obiettivo – commenta il sindaco Silvia Chiassai Martini – ha solo lo scopo di coprire il palese fallimento delle politiche regionali in materia, aggravato dalla mancata realizzazione in dieci anni del termovalorizzatore di Case Passerini e dalle scelte del vertice di non rendere mai l’area fiorentina autonoma considerando anche la prossimità con “la pattumiera” di Podere Rota”. “Un aspetto non secondario – continua – visto che pare sia pronto l’ennesimo progetto di ampliamento della stessa discarica che troverei vergognoso e preoccupante per le prospettive del territorio, la salute e la difesa dell’ambiente. E’ stato invece messo nero su bianco che la discarica di Peccioli, considerata la “gemella” di Podere Rota per volumetria, abbia già ricevuto l’autorizzazione dalla Regione per altri 1,9 milioni di metri cubi, condizionata dal progressivo esaurimento delle discariche esistenti, sebbene l’attuale piano regionale dei rifiuti escludesse ulteriori ampliamenti”.

“L’Ato Toscana Sud è già stato categorico, approvando a larga maggioranza l’atto di indirizzo da me presentato, a rivedere gli accordi interambito per la cessazione nell’impianto di Podere Rota dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati provenienti da Ato Toscana Centro, onde evitare condizioni di emergenza e di proroghe alla scadenza del 2021. L’altro punto votato riguardava la contrarietà a qualsiasi progetto di ampliamento della discarica, fino all’esaurimento naturale dei volumi prendendo ogni utile iniziativa affinché la Regione non rilasci alcuna nuova autorizzazione, anche nel rispetto delle criticità denunciate dalla popolazione e dal territorio valdarnese. Non vorrei che tali decisioni perdessero efficacia con la nuova proposta di costituire un Ato Unico regionale senza ascoltare i sindaci, ma funzionale solo a tutelare gli interessi dell’area metropolitana della Toscana, a scapito degli altri Comuni e dei cittadini. Dal punto di vista della salvaguardia del territorio sarò irremovibile e inflessibile in tutte le sedi competenti”, è la conclusione.