Mauro Turenci si candida a sindaco a Cortona

Correrà con la lista civica "Cortona Patria Nostra". Escluso dalla coalizione di centro destra.

Mauro Turenci insieme a Filippo Billi e Gian Mario Mangani

Mauro Turenci insieme a Filippo Billi e Gian Mario Mangani

Cortona, 7 aprile 2019- Ulteriore novità politica in città. “Eravamo pronti già un anno fa con la nostra lista di 16 candidati espressione del territorio. Oggi ci presentiamo alla cittadinanza con il nostro candidato”. Le riserve sono state sciolte. Mauro Turenci sarà il quarto candidato a sindaco della partita delle amministrative cortonesi del prossimo 26 maggio. Dopo l’esclusione dalla colazione di centro destra della compagine “Cortona Patria Nostra” il gruppo ha deciso di rimboccarsi le maniche e presentarsi autonomamente.

“Avremmo dato un bel segnale di unità alla cittadinanza cortonese – spiega Turenci – noi volevamo correre tutti insieme, portare il nostro contributo di idee, girare le frazioni con un candidato a sindaco comune. Questo non è stato possibile e chi ha fatto questo errore madornale si assumerà tutte le responsabilità politiche”.  

Turenci è convinto che l’accordo non sia stato trovato per “gelosie personali e per motivi di bassissimo profilo” e si dice pronto e non spaventato a correre da solo, ma sicuramente dispiaciuto e rammaricato.

“Non mi manca l’esperienza, ho una lunga militanza politica, sono stato consigliere comunale a Cortona, segretario del movimento sociale italiano e candidato tante volte alla Camera. Ci è stato detto che non avevamo esperienza, poi che la nostra lista era troppo giovane. Ora sembra che non condividano il nostro progetto. Sono sicuro che invece saremo l’ago della bilancia di queste amministrative e saremo protagonisti del cambiamento. Mentre a sinistra nascono liste civiche per perpetuare questo potere che dura da 73 anni, nel centro destra si escludono le persone per bene”.

Il programma elettorale che sarà presentato “mira a risolvere molte criticità e urgenze che la lista ha toccato con mano nelle frazioni, da Mercatale (ormai spopolata) a Creti (dove 24 famiglie sono senza acqua potabile) alla montagna (ancora irraggiungibile con i telefoni cellulari). Dobbiamo cominciare a soddisfare i bisogni primari della gente perché questa amministrazione non lo ha fatto”.