La vicenda di Podere Rota in consiglio comunale a San Giovanni

Comunicazione del sindaco Valentina Vadi alla luce degli ultimi sviluppi.

Podere Rota

Podere Rota

Arezzo, 15 maggio 2021 - La Regione Toscana ha deciso di rinviare la Conferenza dei servizi sul progetto di ampliamento di Podere Rota per dar modo ad Arpat, ad Ato e ai settori regionali “bonifiche e autorizzazioni rifiuti” e “servizi pubblici locali, energia e inquinamenti” di far pervenire il contributo tecnico istruttorio. Lo ha detto il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi nel corso di una comunicazione in consiglio comunale. “E’ evidente – ha commentato il sindaco – che dietro queste motivazioni di servizio o lavorative addotte vi sono sia l’incertezza del procedimento relativo all’ampliamento della discarica di Podere Rota, sia l’esito della potenziale contaminazione delle acque sotterranee indicata da Arpat da molti mesi”. Vadi ha poi annunciato una nota ulteriore pervenuta sempre dalla Regione Toscana e sempre dalla direzione ambiente ed energia, settore valutazione impatto ambientale, valutazione ambientale strategica, opere pubbliche di interesse strategico. E’ giunto a fine aprile.

“E’ sicuramente il documento più interessante, che rafforza di più la condizione di incertezza nella quale si trova in questo momento il procedimento autorizzatorio del progetto di ampliamento dell sito – ha precisato il sindaco -. In questo messaggio della Regione, indirizzato a Csai e, per conoscenza, a enti locali e agli enti di controllo, si indica il 25 ottobre come termine ultimo per la consegna dei chiarimenti. Questo significa che i tempi del provvedimento autorizzatorio si dilateranno naturalmente se il proponente ha chiesto che siano sospesi i termini attualmente stabiliti per la presentazione delle integrazioni e dei chiarimenti richiesti”. “E’ indubbio – ha aggiunto il primo cittadino – che molte incertezze si stanno addensando intorno all’esito positivo del Paur, e questo è un elemento che schiude sempre più, per noi, la speranza che sia finalmente archiviato il progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota”. Ma per la Vadi la notizia più importante di questa settimana è relativa al pronunciamento del Consiglio di Stato che, con una sentenza pubblicata venerdì scorso, ha confermato che in Toscana deve trovare applicazione la normativa regionale che attribuisce alla Regione, e non alla Provincia, la competenza a provvedere in materia di bonifica.

“E’ compito, dunque, della Regione procedere ad emettere ordinanza nei confronti del responsabile della potenziale contaminazione delle acque sotterranee della discarica di Podere Rota, come indicato e richiesto da Arpat a più riprese negli ultimi mesi – ha sottolineato – . La sentenza del Consiglio di Stato di qualche giorno fa ha sciolto, finalmente, la questione. Più volte sono intervenuta, anche a mezzo stampa, per sollecitare i due enti a non perdersi in uno sterile conflitto di attribuzione di competenze, a fronte di una situazione già potenzialmente pericolosa per la nostra cittadinanza e, fortunatamente, è intervenuto il Consiglio di Stato a dirimere la situazione”. Insomma, per il sindaco di San Giovanni siamo in una fase decisiva che potrebbe aprire uno scenario del tutto nuovo. “A questo punto, la Regione Toscana dovrà celermente dare seguito a quanto indicato da Arpat – in applicazione del Testo Unico Ambientale – emettendo ordinanza nei riguardi del responsabile della potenziale contaminazione che dovrà procedere alle operazioni di bonifica del terreno – ha continuato -. L’ordinanza è un passaggio non soltanto richiesto in maniera evidente dalla legge, ma fondamentale perché si riconosca la pericolosità potenziale del sito e perché la Regione proceda anche a sospendere il Provvedimento autorizzatorio. Non è pensabile, infatti, che si continui sulla strada dell’ampliamento di un sito di discarica mentre quel medesimo sito presenta una contaminazione potenziale delle acque sotterranee che deve essere indagata ed approfondita”. “Prioritaria rispetto a tutto, in questa circostanza – ha proseguito – diventa l’attivazione della procedura di bonifica con indagini, saggi, campionature e rilievi del terreno che sono fondamentali per chiarire la situazione. E questo è possibile per legge soltanto a seguito di una ordinanza. Sono molto fiduciosa che la Regione non voglia mancare di attenersi ad una sentenza del Consiglio di Stato e all’applicazione di una legge dello Stato e continuerò a fare la mia parte, nel caso fosse necessario, perché questo avvenga nel tempo più breve possibile”.

Lunedì scorso è inoltre arrivata al protocollo del Comune la risposta dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni alla lettera aperta che il sindaco Valentina Vadi le aveva inviato alcune settimane fa. “L’assessore Monni – ha spiegato il primo cittadino in consiglio comunale – dopo avermi ringraziato e aver fatto i complimenti per l’importante risultato ottenuto con il bando Toscana Carbon Neutral, ha confermato il livello di attenzione nei riguardi della situazione di Podere Rota”. Monni ha poi confermato che, se sarà evidenziata una situazione di inquinamento di matrice ambientale, l’assessorato si attiverà con la massima sollecitudine, determinazione. “Vedremo se alle parole seguiranno i fatti – ha sottolineato Vadi dopo aver citato la lettera – . Se la Regione non si dovesse muovere in quella direzione e decidesse di essere inadempiente rispetto agli obblighi di legge, credo a che noi resterebbero poche strade, oltre quella del ricorso alla magistratura”.