In cinquecento per Renzi a Cortona che non molla: "Fiero dei miei genitori"

Pienone per l'ex premier, che aveva toccato prima Loro Ciuffenna sempre per presentare il libro. In platea il gotha del partito democratico

Renzi tra la folla a Cortona

Renzi tra la folla a Cortona

Arezzo, 25 febbraio 2019 - La platea è numerosa, almeno 500 persone, nonostante la presentazione fosse stata annunciata in rincorsa solo venerdì sera. Renzi arriva all’Auditorium di Sant’Agostino nel cuore della città etrusca con una mezz’ora di ritardo accumulata a Loro Ciuffenna dove nel primo pomeriggio ha fatto tappa alla Filanda. Lì a fare gli onori di casa ha pensato Enzo Brogi oggi a capo del Corecom.

A Cortona tocca al primo cittadino Francesca Basanieri accogliere l’ex premier. Si stringono la mano e si abbracciano come vecchi amici. Nella presentazione al pubblico il sindaco esalta l’onestà intellettuale e politica di Renzi non mancando, però, di fare un’autocritica corale al suo partito invitando tutti alla responsabilità in vista della scelta di un nuovo segretario.

Poche parole, prima di sedersi in prima fila accanto alla vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Robertis, all’ex deputato Marco Donati e all’europarlamentare Nicola Danti. In platea manca il candidato a sindaco del Pd cortonese Andrea Bernardini che arriva all’ultimo perché impegnato in un altro appuntamento pubblico. Renzi non usa il palcoscenico usuale. Preferisce passeggiare per il corridoio dell’Auditorium e dialogare.

Toni amichevoli, ritmo serrato per un’ora di chiacchierata che parte dal suo ultimo libro «Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani», picchia duro sulle politiche del governo giallo verde (Matteo Salvini in testa), fino a toccare i temi di strettissima attualità che vedono la sua famiglia interessata da vicino con l’arresto dei genitori.

«Chi pensa che la vicenda toccata alla mia famiglia mi faccia arretrare rimarrà deluso – tuona da Cortona – la mia energia e la mia voglia di fare buona politica è sempre più forte. Ho piena fiducia nella giustizia. Spero che si arrivi a sentenza il prima possibile perché i processi è bene farli nelle aule di tribunale e non sul web. Sono certo dell’innocenza dei miei genitori che verrà dimostrata».

Le fake news che nascono come strategia per costruire il consenso, il linguaggio politico che incita all’odio e alla violenza, il populismo: sono altri temi di dibattito serrato per il pomeriggio aretino di Renzi. «Non lascio il futuro ai cialtroni e a chi vive di pressapochismo. Dobbiamo tornare orgogliosi di essere italiani»