Il Psi provinciale chiede nuove tutele per il mondo del lavoro

Negli ultimi giorni sono emersi casi di difficoltà ad Arezzo e in Italia che chiedono riflessioni politiche

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Arezzo, 7 dicembre 2017 - La politica deve ripensare un'azione per garantire dignità e garanzie ai lavoratori di qualsiasi categoria o professione. A sostenerlo è il direttivo provinciale del Partito Socialista di Arezzo che ha dedicato un incontro alle tematiche del lavoro per rinnovare il proprio impegno nei confronti di una problematica centrale per il futuro di singole persone e di intere famiglie. Solo negli ultimi giorni sono emerse situazioni precarie e di difficoltà sul territorio aretino e su quello nazionale che hanno evidenziato le esigenze di nuovi sistema di tutela e che hanno ribadito le gravi conseguenze prodotte dall'abolizione dell'Articolo 18 e dall'introduzione del Jobs Act.

Il Psi ha già trattato queste tematiche negli ultimi mesi organizzando incontri pubblici con la segretaria generale della Uil Toscana Annalisa Nocentini e con il segretario provinciale della Cgil Alessandro Mugnai per ottenere un focus sul mondo del lavoro, tra diritti, doveri e tutele, con particolare riferimento alle nuove forme di precariato giovanile. L'obiettivo è ora di continuare questo percorso di confronto e di approfondimento inserendolo tra i prossimi appuntamenti di discussione per individuare le migliori strategie politiche per difendere gli interessi dei lavoratori e per sostenere produttività, formazione ed innovazione; già il prossimo martedì 12 dicembre sarà organizzato alle 18.00 all'Arena Eden un incontro sulle problematiche del territorio aretino. «In una fase di forte mancanza di posti di lavoro specie per i giovani - spiega Antonio Segreti, segretario provinciale del Psi, - si registra anche un peggioramento delle condizioni professionali e di sfruttamento dei lavoratori, perdendo certezze e speranze per il futuro, per la famiglia e per la salute. L'Articolo 18 garantiva dignità e impediva di collocare il lavoratore in uno stato di miseria con una semplice decisione unilaterale: chiediamo di rivalorizzare le idee dei padri-fondatori dello statuto dei lavoratori e stimoliamo una ferma presa di posizione da parte della politica locale e nazionale».