Il Pd del Valdarno interviene sul tema rifiuti e manda messaggi alla Regione

Molte le richieste avanzate dai coordinamenti del Partito Democratico di otto comuni della vallata. Dall'incremento della raccolta differenziata alla chiusura di Podere Rota.

Il Pd chiede interventi sul tema rifiuti

Il Pd chiede interventi sul tema rifiuti

Arezzo, 03 agosto 2018 - Una nota unitaria per illustrare una serie di azioni, ritenute prioritarie, in tema di rifiuti. E’ quella arrivata dal coordinamento del Partito Democratico di San Giovanni Valdarno, Cavriglia, Montevarchi, Castelfranco Piandiscò, Loro Ciuffenna, Bucine, Pergine e Laterina. Il Pd, anche in considerazione dei recenti indirizzi della Regione Toscana in tema di economia circolare, ritiene fondamentale portare avanti alcuni punti, in modo che la cura e la tutela dell’ambiente diventino un obiettivo centrale della azione e della proposta politica per il territorio.

Nello specifico, si chiede un impegno per una diminuzione complessiva della produzione dei rifiuti attraverso anche accordi con le categorie economiche e produttive, che potrebbe portare ad una riduzione degli imballaggi. E’ poi necessario procedere ad un significativo aumento della raccolta differenziata attraverso sistemi finanziati non dalla fiscalità locale, ma dalla Regione Toscana. “La discarica di Podere Rota – ha aggiunto il Partito Democratico – dovrà procedere a chiusura entro il 2021, a completamento degli attuali volumi, come stabilito nel 2013 dal Piano interprovinciale dei rifiuti di Arezzo, Siena, Grosseto che la Regione Toscana dovrà recepire nei prossimi atti di programmazione che andrà a realizzare.

Non dovrà essere previsto un ulteriore ampliamento che, oltre tutto, contrasterebbe con la normativa europea, con la normativa italiana, con gli obiettivi del Piano Regionale 2014-2020 che non prevede la realizzazione di nuove discariche né l’ampliamento rispetto alle disponibilità esistenti”. Il coordinamento dei democratici ritiene infatti che le discariche debbano divenire residuali, per poi essere superate. E questo sarà possibile riducendo la produzione dei rifiuti ed incrementando le raccolte differenziate. “Poichè queste misure necessitano di tempo – si legge nella nota – per diventare pienamente efficaci è indispensabile operare fin da subito in tal senso a partire dai principali livelli istituzionali, costruendo un progetto concreto e realizzabile, sottratto alle logiche dell’emergenza, e che non comporti un incremento delle tariffe per i cittadini”.

Il Pd valdarnese si è poi detto contrario sia ad ulteriori conferimenti da Ato Centro verso Ato Sud rispetto a quelli già disposti in precedenza, sia alla costruzione di altre discariche nel Valdarno aretino (Le Borra) che per 30 anni, con grande senso di responsabilità, ha provveduto al suo fabbisogno di smaltimento e a quello di altri territori, soprattutto dell’area fiorentina. E invece necessario realizzare, nell’Ato Centro, gli impianti programmati e progettati, anche sulla base di accordi interprovinciali stabiliti in passato, in modo tale da consentire l’autosufficienza impiantistica anche di quella parte della regione che produce la maggiore quantità di rifiuti. “C’è bisogno poi di investimenti per la bonifica dei siti di discarica chiusi da tempo e ubicati nel nostro territorio, in particolare a Tegolaia, nel Comune di Cavriglia – ha proseguito il Pd – e occorre rivedere l’organizzazione della governance degli Ato per conferire peso adeguato anche ai comuni e ai territori che non sono sede di impianti di trattamento rifiuti, nell’ottica finale di giungere ad una governance che tenga conto delle AOR. Infine, è necessario costruire un sistema di raccolta dei rifiuti integrato per tutti i Comuni della nostra area che consenta di arrivare a realizzare la tariffa unica del Valdarno”.