Città al buio quando piove. Polemiche a San Giovanni

Il Gruppo Cresce ha denunciato black out elettrici continui in caso di maltempo. L'amministrazione ha in mente un grande piano sull'illuminazione pubblica.

Il capogruppo di Cresce San Giovanni Carbini

Il capogruppo di Cresce San Giovanni Carbini

Arezzo, 05 marzo 2018 - Dopo la neve, la pioggia, e il maltempo degli ultimi giorni ha creato qualche problema anche al sistema di illuminazione pubblica di San Giovanni Valdarno. A segnalare i disservizi, la lista civica “Cresce” e i movimenti collegati, che hanno ricordato come il fenomeno colpisca a macchia di leopardo i punti luce della città. “Bastano due gocce di pioggia ed ecco che file di lampioni delle vie e delle piazze più importanti della città restano al buio anche per giorni, in attesa di un intervento degli elettricisti del Comune che spesso non possono fare altro che aspettare che i cavidotti si asciughino – ha spiegato la forza di minoranza – . Questi problemi sono sicuramente attribuibili ad una anzianità di servizio degli impianti, alla scarsa od inesistente manutenzione, alla totale assenza di programmazione degli interventi di sostituzione di cavidotti e corpi illuminanti della pubblica”.

Insomma, per Cresce San Giovanni con un minimo di attenzione, di organizzazione e di programmazione il problema potrebbe essere affrontato facilmente. “Ma tant’è. Intanto ancora fiduciosi aspettiamo – ha concluso la lista civica – . E attendiamo ben oltre la data promessa dall’assessore al decoro Corsi, da noi già sollecitato con varie interrogazioni, che ha annunciato l’attuazione della grande operazione di project financing che dovrebbe sollevarci da questo annoso problema. Si parlava di fine 2016… le solite chiacchiere…”.

Corsi, nello specifico, ha precisato che a San Giovanni il restyling dell'illuminazione pubblica sarà il primo passo verso la “smart city”, vale a dire una città “intelligente” con servizi tecnologicamente avanzati e inclusiva. E' questo infatti l'obiettivo dell'amministrazione comunale impegnata fin dall'inizio della legislatura a sviluppare un progetto specifico che va nella direzione di innovare e ottimizzare. Si comincerà, dunque, dai lampioni (1800 sui 2500 presenti nel territorio sangiovannese quelli interessati dal remake) e dalle centrali termiche degli edifici pubblici, in primis le scuole, che verranno resi più efficienti e in grado di garantire un notevole risparmio energetico. Il tutto attraverso una gara unica e integrata da un milione e mezzo di euro che potrebbe avere anche rilevanza europea. Il privato che si aggiudicherà il servizio subentrerà al Comune nella gestione e nella manutenzione ordinaria e straordinaria con la formula del project financing.