Menchetti: "Tradita nell'urna, ora esigo un chiarimento". Chiassai: "Evento storico"

La neopresidente: "Riporteremo la Provincia al fianco dei comuni". La rivale amara sulle condizioni del Pd. Nisini: "Finalmente il cambiamento". Ghinelli: "Vinceremo ancora".

Silvia Chiassai e Ginetta Menchetti

Silvia Chiassai e Ginetta Menchetti

Arezzo, 1°novembre 2018 - Ha perso, accetta la sconfitta, fa i complimenti alla nuova presidente Silvia Chiassai, ma Ginetta Menchetti non porge l'altra guancia. E va giù dritta. "Sapevamo di avere dei numeri allineati, ma sapevamo che ce la potevamo fare. Non avevamo però conteggiato i traditori che però non dovrebbero esserci. Se ne assumeranno le responsabilità. A questo punto il Pd deve fare un grande lavoro di riflessione su quello che è successo".

«C’è grande amarezza, una grande delusione, le condizioni per vincere c’erano, sono stata tradita», dice. «Abbiamo regalato la Provincia per la superficialità di coloro che sono mancati al voto e per i traditori» spiega chiaramente la Menchetti. «Sono serena perché ho fatto quello che dovevo fare, ma è sicuro che a livello politico il centrosinistra debba fare una grande riflessione, ritengo che sia l’ultimo atto e che sia stato superato ogni limite di decenza» aggiunge. «Fare politica è credere in determinati valori e principi, ma questa non è più politica probabilmente di mezzo ci sono personalismi e vendette» continua. «E comunque sono questioni che non mi appartengono, mi ci sono trovata dentro.

La mia è una delusione politica perché se non si riescono a controllare gli eletti vuol dire che non c’è più la politica» aggiunge. «Sapevamo di avere dei numeri allineati, ma ce la potevamo fare, non avevamo conteggiato i traditori che si assumeranno le responsabilità» continua Menchetti. «Non ho idea di che battaglia si stia consumando nel Pd, io mi ero messa a disposizione lavorando come sempre. Ora è necessaria una discussione perché ci ho messo la mia faccia e la esigo. Solo dopo capiremo come ripartire» aggiunge. «Ci tengo a fare un augurio di buon lavoro a Silvia Chiassai e a tutta la sua squadra» conclude.

Clima ovviamente diverso sull'altro fronte. “E' un evento storico dopo 70 anni si cambia veramente” ha detto la neo presidente della Provincia Silvia Chiassai pochi minuti dopo la conferma della sua elezione alla guida dell'ente. “Ora la Provincia si faccia sentire vicina ai comuni, ai sindaci e ai consiglieri gestendo al meglio le risorse a disposizione, pensando alle priorità come la sicurezza nelle scuole e sulle strade” ha aggiunto.

“Questo è il nostro obiettivo, quello di cambiare l'ente e farlo diventare la casa dei comuni. La Provincia è stata fino ad oggi smembrata e squalificata da una riforma assurda che il referendum popolare ha bocciato, chiederemo anche che gli venga restituita la dignità che merita. C'è bisogno di una provincia forte che aiuti il territorio” ha concluso.

LE REAZIONI E I FRANCHI TIRATORI

Le reazioni della trionfatrice della notte si incrociano allo sport del giorno: la scoperta dei "franchi tiratori". Due schede bianche ad Arezzo, la cui attribuzione danza in queste ore in un ping-pong tra dichiarazioni politiche e social. Entrambe del centrosinistra? Una per ogni schieramento? E poi ci sono una serie di defezioni nel voto anche dai comuni piccoli e medi (la cui media di partecipazione è decisamente più bassa che non nel capoluogo) e perfino i sospetti su eventuali voti in fuga libera da uno schieramento all'altro. Elementi che non spostano l'esito finale, ma che in uno votazione decisa sul filo alimentano fatalmente il dibattito politico.

Ma intanto le reazioni dei vincitori si moltiplicano. Tra i partiti che hanno appoggiato l'elezione della Chiassai c'è anche la Lega. “E' una grandissima vittoria, Arezzo e la provincia hanno dimostrato che il centrodestra funziona” ha detto Tiziana Nisini, presente durante lo spoglio e ai festeggiamenti. “Dove abbiamo vinto abbiamo sempre amministrato bene” ha aggiunto. “E' un grande risultato sono contenta per Silvia Chiassai, sono convinta che dimostrerà il vero cambiamento” ha spiegato. “Finalmente è nostra anche la provincia” ha concluso la senatrice e assessore della Lega.

“Il centro destra unito ha vinto, vince e vincerà” ha invece commentato il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. “Vincerà ancora, non c'è verso, il Pd in questa regione ha fatto disastri, ha fatto danni e non è più proponibile. Silvia è stata bravissima ha una grande capacità personale e ci sono stati intorno a lei i partiti di centrodestra, la lista civica e ha vinto. Le faccio i complimenti è la prima donna che siede alla Provincia e la prima di centrodestra” ha concluso.