Bekaert. I Sindaci si incontrano per affrontare i temi del ricollocamento

Nel tardo pomeriggio di ieri incontro in videoconferenza. Sarà attivato un percorso con il coordinamento della Regione.

L'incontro tra i sindaci

L'incontro tra i sindaci

Arezzo, 13 maggio 2021 - “Attivarsi per strutturare una progettualità che individui, per gli oltre 110 lavoratori appena licenziati, nuove opportunità di ricollocamento nelle aziende e nelle attività del territorio, come sollecitato dalle sigle sindacali subito dopo l’ufficializzazione della notizia dei licenziamenti da parte di Bekaert”. Questo il percorso che sarà avviato dalle amministrazioni comunali del Valdarno e della Valdisieve e che dovrà essere coordinato dalla Regione Toscana. Se ne è discusso oggi pomeriggio nel corso di un incontro cui hanno preso parte la sindaca di Figline Incisa Giulia Mugnai, la prima cittadina di Pontassieve Marini e il sindaco di Reggello Piero Giunti – entrambi anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve, il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli, il vicesindaco di Rignano Cipro e gli assessori con delega al lavoro di Cavriglia e Loro Ciuffenna Stagi e Ginestroni. Hanno poi rappresentato, attraverso i rispettivi sindaci, la loro piena disponibilità al percorso anche i comuni impossibilitati a partecipare: Terranuova Bracciolini, Rufina, Montevarchi, Laterina Pergine Valdarno, Bucine, Pelago, Londa e San Godenzo.

Una mobilitazione di due vallate legata ad un fatto conclamato: gli operai e le loro famiglie non sono residenti solo a Figline e Incisa Valdarno, ma anche nei comuni limitrofi del Valdarno, fiorentino e aretino, e della Valdisieve. Come è stato spiegato, Il percorso individuato dovrà essere coordinato dalla Regione Toscana, in modo da sfruttare gli incentivi esistenti a tema rioccupazione. Infine, come precisato anche dal presidente Eugenio Giani durante la sua ultima visita a Figline, il Comune guidato da Giulia Mugnai vigilerà, grazie al supporto regionale, sulle condizioni dello stabilimento, che è importante mantenere sicuro dal punto di vista ambientale e che occorre recuperare dal punto di vista urbanistico. Il comune di Figline e Incisa Valdarno ritiene infatti prioritario, oltre che la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori licenziati, l’individuazione di una soluzione reale e concreta per la reindustrializzazione del sito, che, come è stato ricordato, deve tornare a produrre e non andare verso l’abbandono. Insomma, parte una mobilitazione con un doppio scopo. Riqualificare il sito e ricollocare i lavoratori licenziati.