Coingas, rabbia Pd: sono scappati dal consiglio comunale, sdegnati per il no parte civile

Il segretario provinciale Ruscelli con i sindaci del centrosinistra: c'erano 21 primi cittadini a favore. Il consigliere Caneschi e gli altri dell'opposizione: squagliati per nascondere la spaccatura

Ruscelli

Ruscelli

Arezzo, 26 febbraio 2021 - E' sempre il caso Coingas il tema politico del giorno, con la rabbia del Pd che esplode il giorno dopo il no dell'assemblea Coingas alla costituzione di parte civile e il numero legale fatto mancare in consiglio comunale su un'analoga questione posta per la posizione di Palazzo Cavallo. In quest'ultimo caso a intervenire sono i consiglieri comunali Alessandro Caneschi del Pd, Francesco Romizi di Arezzo in Comune, Angiolo Agnolucci della lista civica Ralli e Michele Menchetti dei 5 stelle: è stata una fuga a tutto gas, dicono del modo in cui il centrodestra, a tarda ora, dopo 12 ore di dibattito on line, ha fatto mancare il numero legale.

"Hanno abbandonato il Consiglio. Ieri sera i gruppi di maggioranza  Lega, Fratelli d'Italia, Ora Ghinelli e Forza Italia hanno lasciato l'aula al momento di votare l'atto d'indirizzo di tutti i gruppi di opposizione con il quale si chiedeva che il Comune di Arezzo si costituisse parte civile nel procedimento penale Coingas /Estra. L'atto era firmato da Pd, Arezzo 2020, M5S e Lista Ralli ed è stato condiviso poi in consiglio anche da Scelgo Arezzo"

"Una decisione apparentemente incomprensibile - commentano i Consiglieri comunali Alessandro Caneschi,  Francesco Romizi, Michele Menchetti e Angiolo Agnolucci. Se la maggioranza riteneva non giusta la costituzione, avrebbe potuto tranquillamente votare contro. Aveva i numeri per farlo. Invece ha scelto la via della fuga. Una sola la spiegazione possibile: non tutti i consiglieri di maggioranza avrebbero votato contro il nostro atto. Anzi: possiamo dire che probabilmente avremmo ottenuto la maggioranza. Un segnale politico inequivocabile delle difficoltà del centro destra aretino su una vicenda dalla  quale molti  cominciano a prendere le distanze".

Caneschi, Romizi, Menchetti e Agnolucci ribadiscono il senso dell'atto d'indirizzo: "era un doveroso atto di cautela in difesa del Comune e quindi dei cittadini di Arezzo. Nessuna presunzione di colpevolezza ma la decisione di tutelare l'interesse pubblico sopra ogni altra valutazione,  sia essa personale o di partito.  La fuga dal Consiglio conferma la gravità della vicenda giudiziaria Coingas Estra e come essa abbia creato crepe politicamente pericolose nel centro destra tanto da rendere impossibile un suo voto compatto".

Quanto al no dell'assemblea di Coingas, determinato dal 45 per cento della quota detenuta dal Comune di Arezzo e dall'astensione del Comune di Bibbiena, un altro 3 per cento, il segretario provinciale del Pd Francesco Ruscelli parla di 2una decisione sorprendente, contraria alla volontà di 21 comuni di centro sinistra, civici e anche di centro destra"“.

"La decisione del comune di Arezzo - dice Ruscelli - non è stata giustificata e argomentata dal punto di vista giuridico, ma è apparsa frutto solo di una scelta politica. Non abbiamo compreso se tale scelta sia stata condivisa anche dalla giunta per intero o da una sola parte. A fare da sponda inoltre c'è stato il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, che astenendosi ha consentito questa operazione. La mancata costituzione di parte civile da parte di Coingas è un fatto molto grave che va contro gli interessi dei cittadini ed evidenzia un conflitto di interessi enorme del Comune di Arezzo in una vicenda che doveva essere gestita in maniera diversa". Al tavolo col segretario alcuni dei sindaci di centrosinistra che hanno votato per la costituzione di parte civile, accettata anche da comuni di centrodestra come Cortona, Castiglion Fiorentino e Sansepolcro.