62 gli anziani non autosufficienti in Valdarno. Forza Italia chiede interventi

"Sono in coda per poter accedere a una residenza sanitaria assistenziale o a una Rsa", ha detto il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

Maurizio Marchetti

Maurizio Marchetti

Arezzo, 10 dicembre 2019 - In Valdarno aretino sono 62 gli anziani non autosufficienti in coda per poter accedere a una residenza sanitaria assistenziale o a una Rsa. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, ricordando che nel 2019 il 26,46% di loro ha atteso la presa in carico per oltre tre mesi. “Le ipotesi di soluzione? Insufficienti e tardive – ha aggiunto Marchetti – . E non lo dico io, ma Asl e Regione a cui avevo rivolto un’interrogazione specifica a seguito della segnalazione che avevo ricevuto da una famiglia. Avevo chiesto i dati aggregati e non, e questo è il risultato”. Marchetti è andato a verificare i budget assegnati, registrando un’invarianza tra il 2018 e il 2019 e rilevando che l’ultima immissione di risorse per quote aggiuntive finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa per le Rsa risaliva al 2016.

“Ma intanto -ha proseguito – , mi sono detto, la popolazione invecchia. La Toscana è tra le regioni più anziane d’Italia, e il ‘lato B’ della longevità si traduce in bisogno crescente. A invarianza di risorse, avevo avuto motivo di intuire che la coperta fosse davvero troppo corta”. Marchetti ha poi sottolineato che, in tutta la Asl Sud Est, in lista d’attesa attualmente si trovano 325 anziani non autosufficienti. “Quel numero è incarnato in individui, persone, sofferenze di singoli ma anche di interi nuclei familiari – ha detto ancora il capogruppo di Forza Italia -. Soluzioni? La Asl Sud Est ammette di non averne pronte in tasca. Quantifica, mi si scrive, “in 2,5 milioni di euro le risorse necessarie per soddisfare completamente il fabbisogno” ma ammette che “al momento, per gli impegni dell’Azienda su diversi capitoli di bilancio, non è possibile reperire autonomamente” quella cifra”.

Come ha specificato Marchetti, la Regione pensa di ampliare l’assistenza familiare con contributo in forma di ‘buono servizio’ dall’ammontare variabile tra i 400 e i 700 euro a seconda dell’Isee. “Non so chi si occupi di definire i parametri – ha concluso – , ma rispetto alle spese per assistere un anziano non autosufficiente si tratta di una goccia nel mare del bisogno. Nemmeno un bracciolo per stare a galla durante il lungo periodo di attesa. Sono davvero preoccupato”. Insomma, una vicenda destinata a far discutere anche nella massima assise regionale.