"Meningite, abbiamo finito i vaccini": allarme dai pediatri di famiglia

Ugo Pancani netto: "I magazzini dell'azienda sono pieni ma qui non arrivano, altre province non hanno lo stesso problema: senza di noi la sanità pubblica faticherebbe a coprire tutte le domande"

Vaccino anti meningite (Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

Vaccino anti meningite (Gianni Nucci/Fotocronache Germogli)

Arezzo, 8 giugno 2016 - «Abbiamo finito i vaccini». A lanciare l’allarme è Ugo Pancani, il segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri, quelli di famiglia insomma. «L’estate è alle porte, crescono le occasioni di frequentare i luoghi affollati e i rischi di contagio, i genitori vogliono correre ai ripari ma non è possibile».

Il vaccino è il Bexsero, prodotto dalla Novartis. «Ogni pediatra deve farne richiesta al direttore del distretto sanitario, dal distretto l’ordine passa all’ufficio di igiene pubblica che lo trasmette a sua volta alla farmacia ospedaliera che invia la richiesta all’Estav nord ovest che copre le aziende sanitarie della Regione. La Novartis assicura che i loro magazzini sono pieni e che i colleghi di tutte le altre province toscane non hanno problemi di approvigionamento. Il vaccino c’è ma a noi non arriva».

La sanità pubblica ha la precedenza ma la schiera dei pediatri aretini è pronta a una massiccia campagna sanitaria di prevenzione. «Da settembre i pediatri di famiglia hanno vaccinato settemila bambini, se non ci fossimo stati noi la Asl avrebbe una lista di attesa lunga anni. Una collega del Casentino è disperata, ha dovuto rinviare l’appuntamento con 18 bambini».