Rapina discoteca, caccia ai banditi: clienti per studiare il colpo? Rabbia dj "Ora basta"

Luca Tonelli: "Non si era mai visto in 30 anni qualcosa di simile. E' un attacco frontale anche al mondo della notte". Bottino intorno ai 5000 euro

Rapina nella notte di sabato

Rapina nella notte di sabato

Arezzo, 12 gennaio 2016 - Si sentono nel mirino. La rapina all'ex Fitzcarraldo muove le coscienze e scatena l'allarme, almeno in Valdarno. Cade un altro tabù e viene violato anche il tempio del divertimento.

E' sgomento il popolo della notte, rabbia, amarezza ed lacrime. Lo conferma uno dei dj più noti della Toscana. Luca Tonelli, in arte Luca T., valdarnese doc, è la memoria storica dei locali di tendenza per i ragazzi che il comprensorio riesce a calamitare da tutta la regione proprio per la varietà dell’offerta. «Faccio questo mestiere da 30 anni e che io ricordi – afferma convinto – non era mai accaduto qualcosa di simile. Non pretendevamo di essere intoccabili, anche perché lo svago è un patrimonio di tutti, ma certo non ci aspettavamo che i criminali prevedessero di colpire pure noi.

E, invece, il nostro settore rispecchia quanto, purtroppo, succede in altri contesti. I furti e le rapine avvengono ovunque e a qualsiasi ora e adesso sappiamo che nessuno sfugge alla regola. Ora basta». Intanto proseguono le indagini per risalire al gruppo di rapinatori. Un «commando», ben organizzato e formato da giovani. Potrebbero aver studiato il locale per qualche sera, magari come clienti, prima di dec

La dinamica? Hanno aspettato finissero di ballare gli altri e in quel momento hanno cominciato a ballare loro. Loro, tre banditi (o almeno questa è l'ipotesi prevalente a poche ore dal colpo) armati e incappucciati: e che stavolta hanno scelto la discoteca Farenight di Terranuova Bracciolini.

I banditi sarebbero arrivati all'alba, intorno alle 5, quando già il popolo della notte dormiva della grossa. E puntando le pistole addosso ai titolari del locale si sono fatti consegnare l'incasso. Tutti vestiti di nero, i volti ben nascosti dai cappucci delle felpe e con le armi in pugno, con frasi perentorie, pronunciate con un forte accento slavo, hanno intimato ai presenti di non muoversi. «Questa è una rapina, dateci i soldi e non vi succederà niente».

Dopo di che, per assicurarsi il tempo della fuga, li hanno chiusi in una stanza e via, nella notte ormai agli sgoccioli. In corso le indagini per provare a individuare tracce utili, anche visionando le telecamerre di sorveglianza.

Un raid di qualche minuto. Di sicuro all’esterno li attendeva un complice a motore acceso ed è probabile  che la banda abbia scelto per dileguarsi di imboccare l’autostrada, anche perché la barriera del casello dista un chilometro.

Intantol i «prigionieri» sono riusciti a liberarsi e a dare l’allarme. E' scattato il piano antirapina, con posti di blocco sulle principali direttrici di traffico, e sono giunti sul posto i carabinieri di Terranuova e gli uomini del nucleo operativo di San Giovanni. Saranno acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza.