Unoaerre, fatturato di 167 milioni: e completa l'acquisizione del marchio Eclat

Soddisfazione degli amministratori, il dato è il più alto dall'ingresso della nuova governance. Nel gruppo società in Francia ed in Giappone e la struttura industriale in Giordania

Orafi al lavoro

Orafi al lavoro

Arezzo, 1 luglio 2019 - Unoaerre chiude l’esercizio 2018 con un risultato positivo in linea con il Piano Industriale conseguendo, fra l’altro, il miglior fatturato (167 Milioni di euro) dal momento dell’acquisizione da parte del Gruppo Zeor. Tale risultato, spiegano dall'azienda, rappresenta il consolidamento di un percorso iniziato con l’acquisto del complesso aziendale e delle azioni intraprese dalla nuova proprietà con il programma di ristrutturazione e rilancio che ha determinato un continuo progresso delle dinamiche aziendali.

"Le operazioni attuate sull’organizzazione aziendale, sui canali di vendita e sulla gamma produttiva, come la costante sollecitazione del management al perseguimento degli obiettivi del piano strategico, hanno consentito esercizio dopo esercizio di continuare a migliorare i fondamentali indici del valore aggiunto e della marginalità.

In tale contesto s’inserisce l’acquisizione di Eclat Srl, marchio di produzione di gioielli in oro e argento complementari ed implementativi rispetto alla gamma offerta dalla stessa UNOAERRE. I prodotti Eclat si collocheranno in una fascia premium come eccellenza dell’artigianalità e del design Made in Italy".

Maria Cristina Squarcialupi, alla guida di Unoaerre, ritiene che “Eclat rappresenterà nel Gruppo Unoaerre un’evoluzione nella ricerca e sperimentazione, la combinazione dei mezzi industriali e delle rifiniture artigianali, con un controllo qualità accuratissimo con prodotti che puntano fortemente su una componente emozionale e declinano l’oro e l’argento in diversi accostamenti e soluzioni”.

Del Gruppo Unoaerre fanno parte anche le società controllate in Francia ed in Giappone, oltre alla struttura industriale in Giordania. Il gruppo dell’oreficeria è controllato dalla holding Zeor Finanziaria, controllante anche di Chimet, leader italiano nel settore dell’affinazione e del recupero dei metalli preziosi con un fatturato da quasi 2,5 Miliardi di euro.