Saldi. Buon inizio a San Giovanni Valdarno. Soddisfatta la Confcommercio

Il presidente della delegazione sangiovannese dell'associazione di categoria Paolo Mantovani traccia un primo bilancio dello shopping post natalizio.

Paolo Mantovani

Paolo Mantovani

Arezzo, 11 gennaio 2018 - E’ positivo il primo bilancio dei saldi invernali a San Giovanni Valdarno. A tracciarlo è stato il presidente della delegazione cittadini di Confcommercio Paolo Mantovani, che si è detto soddisfatto di come è partito lo shopping in questo inizio di 2018, considerato anche il contesto economico attuale. Molti ne hanno approfittato per acquistare principalmente capi di abbigliamento, ma non solo, a prezzi decisamente convenienti. “C’è però un punto interrogativo – ha aggiunto Mantovani - . Negli ultimi anni abbiamo notato che i saldi tirano soprattutto nei primi giorni, in particolare nelle prime due settimane. Quindi è sulla durata del trend che non ci sono certezze. Però a San Giovanni c’è stato un grande afflusso di persone sia sabato che domenica scorsi”.

Sull’idea di spostare la stagione dei saldi, per alcuni troppo a ridosso del Natale, l’esponente di Confcommercio non è d’accordo. “Bisogna rendersi conto – ha detto - che la gente compra in un modo diverso rispetto al passato, è influenzata da molte più cose, in particolare dall’on line che segue i suoi tempi e le sue promozioni”. E’ poi cambiato il tipo di richiesta. “Qualche anno fa, durante i saldi, la gente entrava in negozio e ti chiedeva un giubbotto o un maglione. Oggi – ha precisato Mantovani - ti chiede quella maglia e quel giubbotto, possibilmente del brand che loro preferiscono. Quindi ci sono richieste mirate. Non c’è più un acquisto di massa”. Il presidente dell’associazione di categoria si è mostrato soddisfatto anche dello shopping natalizio.

“ Le vendite sono state buone – ha confermato -. Non ottime, ma buone sicuramente si. E il centro a San Giovanni c’è stato un grande afflusso di persone”. I saldi prevedono sconti sugli articoli nell’ordine del 30%, 40% nelle prime settimane, per poi arrivare progressivamente al 60%, 70% . Per quanto riguarda le aspettative, in base ad uno studio della Confcommercio, il 3 % degli esercenti conta di incrementare gli incassi, il 30% teme un ridimensionamento, il 67% spera di raggiungere i livelli dello scorso anno. Attese suffragate dai dati degli ultimi mesi di lavoro caratterizzati da un calo generalizzato a ottobre e una “ripresina” a novembre, complici l’arrivo del freddo e gli sconti del Black Friday, mentre a Natale i prodotti più venduti sono stati maglieria, stivali da donna, borse e accessori come cappelli o sciarpe.

“I saldi – come ha ricordato spesso Paolo Mantovani – sono nati per eliminare le scorte di magazzino, avere liquidità e fare spazio ai nuovi arrivi della primavera-estate. Per gli esercenti significa essere disposti a ridurre la redditività, per i nostri clienti un’ottima occasione per acquistare risparmiando”. E qualità e professionalità sono le leve su cui puntare per combattere la recessione. Una recessione che sembra comunque alle spalle, anche se la corsa ai consumi non è ancora ripresa a pieno ritmo.