Rilanciare il turismo a Cortona: la ricetta di Vittorio Camorri

Il proprietario dell'agenzia di incoming Terretrusche spiega da dove ripartire e quali errori evitare

Vittorio Camorri durante uno degli eventi in Valdichiana (Foto: A. Migliorati)

Vittorio Camorri durante uno degli eventi in Valdichiana (Foto: A. Migliorati)

Cortona, 10 maggio 2020- “Stiamo vivendo una crisi epocale che sconvolgerà questo settore, che è il settore economico principale del nostro territorio. Non possiamo e non dobbiamo utilizzare il turismo con finalità che vadano oltre la promozione e la riconquista di vecchi e nuovi mercati, per la salvaguardia di tanti posti di lavoro e lo sviluppo economico del nostro territorio”. A dirlo è il patron di Terretrusche Vittorio Camorri storica agenzia di incoming a Cortona e ideatore di tante manifestazioni di successo nel territorio tra cui “Chianina e Syrah” o “Colazione al Maec”.

“Invito tutti alla prudenza, alla condivisione, al rispetto”, continua Camorri. “Occupandomi di turismo da oltre 30 anni, ho visto l’evolversi nel nostro territorio, ogni fase ha segnato strategie di mercato e decisioni da prendere. Ora siamo di nuovo ad una fase zero ma con un enorme vantaggio: anni ed anni di esperienza, alta qualità delle strutture ricettive, professionalità degli operatori e migliaia di viaggiatori che hanno scoperto il nostro bellissimo territorio”.

Camorri spiega anche più nel dettaglio la sua strategia che parte, in primis dalla fondazione di un’associazione di imprenditori del settore che possa diventare un interlocutore autorevole nei tavoli che contano.

“Le agenzie incoming di Cortona, che si occupano da anni della promozione turistica del territorio e che  rappresentano  un’alta percentuale dei flussi turistici in ingresso, ritengono necessario  in questo difficile momento per il settore  costituire un organismo forte,  magari di  tipo consortile, che possa rappresentare  la maggior parte degli operatori della ricettività turistica ma anche dell’enogastronomia,  tra i settori più importanti della nostra economia e possa essere un interlocutore per la politica locale, ma anche regionale. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, ma con progettualità e competenza, e una visione di lungo termine. Questa pandemia ci ha messo di fronte alla nostra fragilità e alla fragilità del settore soprattutto per chi come noi a Cortona conta per l’80% di turismo proveniente dall’estero”.

Altro capitolo da non sottovalutare sono le cosiddette politiche promozionali tampone.

 “Sono da sempre contrario a questo tipo di investimenti e mai come adesso avverto il pericolo di essere offuscati dallo stato di emergenza. La Città di Cortona basa il suo sviluppo su un’identità ben chiara e definita: la storia e la bellezza, la qualità della vita ma anche i grandi eventi, la testimonianza degli illustri personaggi che hanno scelto di vivere a Cortona e di raccontarla al mondo intero. Il modello Cortona è stato un esempio di sistema turistico virtuoso, osservato e ripreso da numerose altre realtà. È necessario adesso ricostruire un nuovo modello che ci permetta di superare questa fase difficile”.