Primi risultati per l'ingresso in Borsa del gruppo Newlat Food di Angelo Mastrolia

Quote di investitori istituzionali italiani e stranieri: si chiude un anno positivo anche per lo stabilimento di Sansepolcro sul fronte di pasta e prodotti da forno

Il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat Food

Il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat Food

Arezzo, 12 dicembre 2019 - Buono l'ingresso in Borsa da parte del gruppo Newlat Food, proprietario dello stabilimento di Sansepolcro che continua a produrre pasta e prodotti da forno con marchio Buitoni. “In questi 40 giorni trascorsi dal 29 ottobre, giorno dell'esordio, abbiamo avuto le nostre soddisfazioni – ha sottolineato il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat Food – perché molti investitori istituzionali, sia italiani che stranieri, hanno sottoscritto quote per l’aumento di capitale, il che ci consentirà di effettuare importanti investimenti e di guardare al futuro con un motivato ottimismo”. A cosa si punta, per dirla in maniera più esplicita? A un allargamento di piazza commerciale e fatturato, con aziende operanti nel settore agro-alimentare i cui ricavi sono compresi fra i 50 e i 300 milioni di euro, non dimenticando i numeri in rialzo sul versante proprio dei fatturati, con i guadagni pro-forma pari a 325,6 milioni di euro, in aumento rispetto ai 303 del 2017 e ai 292 del 2016. Nel primo semestre di quest’anno, i ricavi pro-forma sono saliti a 158 milioni euro. E lo stabilimento di Sansepolcro? “Fornisce il suo determinante contributo: sta oramai per andare in archivio un 2019 che, oltre a consolidare la nostra stabilità – ha dichiarato il dottor Mastrolia – ha confermato il trend rivolto verso l’alto. All’estero finisce l’80% della pasta prodotta e in Germania continuiamo a essere i leader sullo specifico mercato, mentre in Italia siamo i secondi “player” dietro a Barilla per ciò che riguarda le fette biscottate e i prodotti da forno. Con una differenza: Barilla ha una gamma più vasta di prodotti rispetto a noi, che con il crostino dorato e la granfetta arriviamo all’8% del mercato. Grande merito quindi a Sansepolcro, da dove escono questi prodotti e fin dall’inizio ho apprezzato il grado di preparazione e professionalità dei dipendenti dello stabilimento”.