Outlet, batosta domeniche: "Col taglio ai festivi in 250 perderanno il lavoro"

Grido d'allarme dal direttore del Valdichiana e altri 4 centri sull'ipotesi di dimezzamento delle aperture: "Addio a un quarto del fatturato e a un terzo di posti"

Massimiliano Peron, direttore dell’Outlet Valdichiana Village, difende le aperture domenicali

Massimiliano Peron, direttore dell’Outlet Valdichiana Village, difende le aperture domenicali

Arezzo, 12 febbraio 2019 - Un euro su quattro del fatturato va in cassa nei giorni festivi, è il Valdichiana Outlet Village il re dello shopping della domenica. È lui che finisce nel mirino della riforma che limita le aperture domenicali. «Per noi le previsioni sono catastrofiche, in termini di fatturato e di occupazione» conferma il direttore degli outlet Multi Massimiliano Peron.

Il provvedimento è arrivato in Parlamento sotto forma di disegno di legge ed è già tempo di scenari, con inevitabile calo degli incassi e quindi dei posti di lavoro: «Vorremmo dire la nostra – insiste Peron – abbiamo avuto un incontro con la parlamentare del Movimento Cinque Stelle Chiara Gagnarli, ma il testo ci sembra rimasto quello di prima, quindi continueremo a far sentire la nostra voce a tutti i referenti».

Nella proposta annunciata dal vicepremier Luigi Di Maio c’è una parte dedicata ad outlet e centri commerciali e si prevede la possibilità di 26 aperture su 52 domeniche e di quattro festività nazionali su dodici. Restano da comprendere le deroghe eventuali a questi principi generali. Tradotto in euro, si tratta di un’ipotesi di diminuzione di un quarto del fatturato complessivo, una botta per attutire la quale servirebbe un boom economico di difficile concretizzazione.

A fare i conti dell’impatto sulla forza lavoro ci pensano poi le catene dei grandi marchi presenti nelle cittadelle dello shopping, sono loro le società che di fatto assumono i dipendenti e principalmente fanno riferimento a multinazionali. Restare chiusi la domenica comporterebbe la contrazione di un terzo della forza lavoro. Uno spettro che significherebbe 250 persone in meno solo a Le Farniole.

«Quella delle chiusure obbligatorie è una previsione catastrofica per noi – spiega Peron, che oltre a Foiano dirige per la società di gestione Multi, altri quattro giganti dello shopping – lavoriamo in zone periferiche e il ‘Valdichiana’ è un outlet strategico perché attrae un bacino di utenza da tutto il centro Italia, quindi Umbria, Lazio e Toscana del sud, il nostro punto di forza consiste nell’offrire alle famiglie un posto accogliente e sicuro dove trascorrere le loro giornate e fare acquisti».

Peron sottolinea il ruolo di volano dell’economia locale svolto dalla cittadella dello shopping anche nell’indotto: «Il grosso dei 700 lavoratori è in capo ai marchi – spiega – come in tutti gli ambiti i primi a rischiare sono i dipendenti a tempo determinato, quindi soprattutto quelli che vengono assunti in estate, ma la mia è solo una previsione dell’impatto negativo sul lavoro di una norma che al momento per fortuna non c’è ancora, il nostro gruppo contiene circa 5 mila dipendenti in tutto il Paese».

Insomma, chiedere ad un outlet di chiudere la domenica è come chiederlo ad un cinema, la caratteristica di questa più che decennale modalità dello shopping è quella di essere sempre aperta. Nei fatti, rispetto alle 52 domeniche e alle 12 festività, ne resterebbero disponibili solo 30, forse un’altra manciata potrebbe essere concessa dalla Regione sulla base della mappa delle zone turistiche, ma per il nostro outlet sarebbe sempre troppo poco.