Nasce in Valdarno un laboratorio di agricoltura sociale

Saranno coinvolte 27 persone svantggiate. Il progetto prevede anche il recupero dei grani antichi.

Un laboratorio sociale in Valdarno

Un laboratorio sociale in Valdarno

Arezzo, 12 ottobre 2020 - È stato presentato ieri a Terranuova Bracciolini un progetto tutto valdarnese che prevede la creazione di un laboratorio di agricoltura sociale che vedrà coinvolte 27 persone svantaggiate. Il progetto è delle cooperative sociali Koinè e Betadue, della cooperativa agricola di Paterna, della azienda agricola Riofi e dei Comuni di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno. Sauro Testi, coordinatore del progetto per Koinè, ha ricordato gli obiettivi, che sono quelli di potenziare la coesione sociale dei territori; favorire strategie innovative per l’area, diversificare le attività agricole e la messa in rete di imprese agricole del territorio anche con altri soggetti della società locale.

“Altri scopi – ha aggiunto- sono la creazione di nuove attività e servizi capaci di costituirsi come impresa per generare nuove opportunità di lavoro a soggetti svantaggiati”. Gli inserimenti lavorativi sono il primo passo ma l’orizzonte è ampio. “Puntiamo su una rete stabile di imprese, cooperative sociali e soggetti del territorio che lavori per promuovere la produzione e la distribuzione di prodotti bio e a chilometro zero. In questo senso – ha ricordato Gabriele Mecheri, Presidente di Betadue – la nostra cooperativa dispone già dei marchi Tuttigiorni e Tuttibuoni (in società con Terzo cerchio srl) che operano nell’area food e della ristorazione”. Marco Noferi, della cooperativa agricola di Paterna, è una delle anime dell’iniziativa: “diamo un’opportunità a chi ha storie di fragilità, dimostrando che dalle situazioni di crisi si può uscire percorrendo strade nuove con attività non invasive cone le nostre produzioni agricole”. Il progetto prevede anche il recupero dei grani antichi, come ha confermato Raffaello Resti, agronomo dell’azienda agricola di Riofi: “sono grani che hanno caratteristiche particolari e con un bassissimo tenore di glutine, circa 10 volte più basso dei normali grani. Si seminano in autunno e si raccolgono a luglio”. Il progetto vede la collaborazione dei Comuni di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno.

“Esperienze di questo tipo – ha detto l’assessore terranuovese Caterina Barbuti – sono fondamentali e in grado di inserire in un unico circuito produzioni agricole, inserimenti lavorativi, valorizzazione del territorio. Si legano, insomma, agricoltura e sociale” Tra gli obiettivi ci sono infatti quelli di portare i prodotti locali nelle mense di scuole, strutture sanitarie e sociali, aziende; di creare attività di trasformazione di questi stessi prodotti; di utilizzare terreni incolti; di organizzare un soggetto imprenditoriale che svolga attività di servizio al sistema agricolo. Nell’immediato verranno attivati 5 laboratori. Due a Ramarella nel comune di Laterina Pergine (Koinè) con attività di formazione in orticoltura (laboratorio orto e carbonaia); due a Paterna nel comune di Terranuova Bracciolini (Cooperativa Agricola Paterna) con attività di formazione dedicate in modo particolare, a viticoltura e olivicoltura; il quinto a Riofi nel Comune di Terranuova (Azienda Agricola Riofi, con azioni di formazione e work esperience nell’attività di produzioni cerealicole (laboratorio grani antichi).