La posizione della Bekaert: "disposti a favorire la reindustrializzazione del sito"

La multinazionale belga ha annunciato che favorirà anche il massimo riassorbimento occupazionale.

La Bekaert

La Bekaert

Arezzo, 04 maggio 2021 - “Bekaert si è resa disponibile, nel rispetto degli accordi già sottoscritti, a proseguire con le azioni volte a favorire sia la reindustrializzazione che il massimo riassorbimento occupazionale”. Lo ha comunicato questa mattina con una nota ufficiale la multinazionale belga, a poche ore dall’incontro che ha visto una delegazione dell’azienda avere un confronto in videoconferenza con il Ministero dello Sviluppo Economico, i rappresentanti nazionali e locali delle Istituzioni e delle Organizzazioni Sindacali. “Nel corso della riunione, - ha spiegato Bekaert - non sono emerse novità sul fronte delle proposte di potenziali investitori (pubblici e privati) in merito possibili scenari di reindustrializzazione del sito emersi tra il 2019 e il 2020. Anche il piano industriale presentato da un’azienda del settore, e che era stato giudicato sostenibile da Invitalia, non ha prodotto ad oggi gli sviluppi attesi per la mancanza di un ulteriore investitore privato. Il Ministero ha tuttavia manifestato l’intenzione di verificare la fattibilità di nuovi progetti industriali, che nel medio-lungo periodo potrebbero coinvolgere il sito Bekaert di Figline Valdarno”.

La multinazionale ha comunque ribadito la disponibilità, nel rispetto degli accordi già sottoscritti, a proseguire con le azioni volte a favorire sia la reindustrializzazione che il massimo riassorbimento occupazionale. “Gli accordi sottoscritti tra le parti lo scorso 24 febbraio 2021, dopo quello siglato lo scorso 2 ottobre 2018 presso il Mise e i successivi sottoscritti nel 2019 e 2020 – ha aggiunto Bekaert - hanno permesso in questi anni di trovare soluzioni per complessivamente 208 lavoratori. Mentre per i 110 dipendenti di Figline Valdarno (le cui attività produttive sono cessate a fine 2018) ancora in forze ad oggi (data ultima di scadenza dalla CIGS), gli accordi di febbraio hanno previsto la possibilità di un ulteriore contributo economico. Nella situazione data, pur in assenza di un nuovo accordo sindacale, l’azienda rimane comunque disponibile e impegnata per favorire la reindustrializzazione del sito e il ricollocamento dei lavoratori, riservandosi di valutare nei prossimi giorni quali ulteriori azioni e interventi porre in essere a questo scopo”. Intanto nelle prossime ore saranno recapitate ai 113 dipendenti, tramite raccomandata, le lettere di licenziamento.