La giunta di Cavriglia scrive una lettera aperta sulla Bekaert e si rivolge a Giani

L'amministrazione Sanni ha chiesto al presidente della Regione Toscana di aprire un tavolo tecnico. Intanto fioccano le reazioni, tra cui quelle di Fratelli d'Italia.

La giunta di Cavriglia

La giunta di Cavriglia

Arezzo, 05 maggio 2021 - Si fa sempre più incandescente il clima attorno alla vertenza Bekaert dopo che l’incontro di lunedì sera tra l’azienda, i sindacati ed il ministero per lo sviluppo economico non è andato a buon fine. Si restringono ancora i margini per vedere ricucita una ferita aperta ormai da troppo tempo nel tessuto occupazionale dell’intero Valdarno. Per dimostrare la vicinanza ed il sostegno agli oltre 100 lavoratori coinvolti l’amministrazione comunale di Cavriglia ha deciso di scrivere una lettera aperta con una precisa richiesta al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Profondamente delusi e amareggiati per il comportamento grave e vergognoso dell’azienda di ieri sera al tavolo di confronto del Mise che non ha accettato la proroga della cassa integrazione in attesa di una seria reindustrializzazione del sito – scrive l’amministrazione - condividiamo la battaglia per il mantenimento dei posti di lavoro dei 113 dipendenti Bekaert di Figline Incisa e come Amministrazione Comunale ci mettiamo fin da adesso a disposizione per individuare qualsiasi soluzione per scongiurare il peggio e salvaguardare il futuro dello stabilimento valdarnese. Siamo sicuri che solo il territorio a questo punto attraverso la Regione Toscana possa giocare un ruolo finale in questa vertenza. Ci auguriamo che il Presidente Giani convochi quanto prima un tavolo tecnico con tutte le sigle sindacali per trovare una soluzione e salvaguardare i diritti ed i posti di lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie. Purtroppo, – si conclude la missiva – oggi non possiamo essere presenti ma siamo a disposizione per qualsiasi genere di iniziativa si voglia intraprendere a fianco dei lavoratori.

Nel frattempo sono intervenuti anche ’onorevole Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia e Francesco Torselli, capogruppo FdI nel Consiglio regionale toscano. “Siamo di fronte ad un fallimento del Pd che governa la Regione Toscana e del Governo che non ha saputo gestire la trattativa tanto da non aver inserito la vertenza tra quelle di urgente convocazione al Ministero dello Sviluppo economico. .Adesso – hanno aggiunto – è il momento di pensare seriamente ad una reindustrializzazione dell’impianto di Figline Valdarno. Nonostante il blocco dei licenziamenti, i 112 operai di Bekaert hanno perso il lavoro. E’ inaccettabile in un momento di profonda crisi economica come questo. Non deve più accadere che multinazionali straniere vengano nel nostro Paese e non accettino la contrattazione con le istituzioni e i sindacati. Da mesi Regione e Governo dovevano pensare ad un progetto di reindustrializzazione dell’area: i 112 lavoratori non dovevano arrivare al punto di non avere alcuna certezza sul loro futuro”, hanno concluso.