La Ferrero cerca operatori in Valdarno per la produzione delle nocciole

Il 15 gennaio prossimo, alla Sala Consiliare del Comune di Terranuova Bracciolini si terrà un incontro aperto agli operatori interessati. Coinvolta nel progetto anche Confagricoltura.

Le nocciole. Ferrero cerca coltivatori

Le nocciole. Ferrero cerca coltivatori

Arezzo, 09 gennaio 2020 - Il progetto è già stato attivato in diverse parti d’Italia e potrebbe presto sbarcare anche in Valdarno, dove la Ferrero cerca operatori agricoli disposti a coltivare le nocciole. L’intero progetto sarà presentato il 15 gennaio prossimo, alle ore 17, nella Sala Consiliare del Comune di Terranuova Bracciolini. L’annuncio è stato fatto dal sindaco Sergio Chienni, che ha invitato i produttori a partecipare ad un incontro cui prenderanno parte rappresentanti del colosso di Alba e la Confagricoltura. “Come sappiamo – ha detto Chienni - la Ferrero sta potenziando la produzione di nocciole utilizzate per i prodotti più conosciuti ed affermati, come ad esempio la Nutella e ha pensato di stipulare un accordo con Confagricoltura a seguito del quale sta cercando operatori economici e agricoli interessati ad avviare la produzione.

L’incontro di mercoledì prossimo – ha aggiunto – è rivolto a tutti i produttori della vallata. Sarà l’occasione per illustrare il progetto e raccogliere i suggerimenti e le istanze di coloro che sono disponibili a collaborare.. Credo che sia un’opportunità aggiuntiva per il nostro Valdarno, quindi invito tutti a partecipare”. L’Italia rappresenta oggi il secondo player a livello mondiale con una quota di mercato di circa il 12% della produzione globale di nocciola, subito dietro la Turchia, che rappresenta il 70% del mercato complessivo. Ma come ha ricordato la multinazionale piemontese, il nostro paese ha un grande potenziale di sviluppo grazie ad un territorio che, da Nord a Sud, è particolarmente indicato per la coltivazione di eccellenti varietà di nocciola. Oggi in Italia i terreni coltivati ammontano a 70.000 ettari, con una produzione media di nocciola in guscio di circa 110.000 tonnellate/anno. La Ferrero ha quindi lanciato, da qualche anno, il “Progetto Nocciola Italia” un progetto di filiera che ha lo scopo di riconvertire e valorizzare ampie superfici del territorio nazionale, diventando così strumento di sviluppo economico, sociale e sostenibile. Di recente anche la Valdichiana è stata interessata al progetto, grazie all’accordo con Confagricoltura.

Adesso tocca al Valdarno, un’area a vocazione non solo industriale, ma anche agricola. Basti pensare al fagiolo zolfino, al vino, all’olio, al vinsanto, tanto per citare solo qualche esempio. I punti cardine del “Progetto Nocciola Italia” sono illustrati direttamente sul portale dell’azienda di Alba e sono “la valorizzazione vivaistica, fondamentale per costituire nuovi frutteti con le opportune garanzie fitosanitarie e di futura redditività; la qualificazione dei terreni; la tracciabilità e la sostenibilità, caratteristiche fondamentali per la valorizzazione delle produzioni di una agricoltura che guarda al futuro; l’accordo di filiera, per sostenere il progetto mediante un impegno all’acquisto delle produzioni nel lungo periodo. “Ferrero Hazelnut Company – spiega la multinazionale - mette quindi a disposizione di tutta la filiera il proprio Know How, basato su una lunga tradizione e conoscenza del settore corilicolo”. Il Gruppo Ferrero, di cui Giovanni Ferrero è Presidente Esecutivo e Lapo Civiletti il CEO, ha un fatturato di oltre 10 miliardi di euro. E’costituito da 94 società consolidate a livello mondiale, con 25 stabilimenti produttivi. I prodotti del Ferrero sono presenti direttamente, o tramite distributori autorizzati, in oltre 170 paesi.