Guida alla stangata d'autunno: fra Tari e Imu 30 milioni di euro in uscita "libera"

Occhio alle scadenze: entro il 30 novembre dovrà essere saldata la seconda rata della Tari, il 16 dicembre scade invece l'Imu

Nuova stangata per la Tari (foto d’archivio)

Nuova stangata per la Tari (foto d’archivio)

Arezzo, 11 novembre 2018 - Autunno, stagione delle tasse. La regola non viene smentita neppure quest’anno, una tradizione che si perpetua e con la quale, ahinoi, dobbiamo convivere. Ma c’è una consolazione: dalle tasche ci toglieranno qualcosa di meno rispetto a un anno fa. Ad esempio non dovremo pagare per la seconda volta il contributo di bonifica, la cosiddetta tassa dei fossi.

Nel 2017, lo ricorderete, erano state due le cartelle da saldare a riparazione dei mancati pagamenti dell’anno precedente, e per giunta con un aumento secco del 20%. Stavolta invece l’obolo era unico, già pagato in primavera. Rimane tutto il resto che andrà a gravare sui portafogli delle famiglie, dietro l’angolo ci sono Imu, Tasi (dove prevista), Tari, con un esborso di svariati milioni di euro.

Andiamo con le scadenze, facendoci guidare dall’assessore al bilancio Alberto Merelli: «L’Imu come sempre ha due scadenze, l’acconto è stato pagato a giugno, il saldo deve essere versato entro il 16 dicembre. Per quanto riguarda la Tari anche quest’anno il Comune si è orientato verso la doppia rata, la prima scaduta il 30 giugno, la seconda da saldare entro il 30 di questo mese, con un importo che corrisponderà esattamente all’altro 50%».

Ma sulla Tari c’è una novità. «Anche nel 2018 - spiega Merelli - siamo riusciti a limare la cartella di un altro 2,3% grazie alla politica dei rifiuti messa insieme dall’amministrazione comunale. Questo a parità di condizioni, e cioè per lo stesso nucleo familiare e gli stessi metri quadrati di superficie abitativa».

Quanto alle tasse locali, tutto rimane invariato pur se la parola definitiva arriverà al momento del bilancio. Non cambia però l’addizionale Irpef e non cambiano nemmeno le imposte relative alle affissioni e agli spazi pubblicitari. «In un momento come questo - commenta Merelli - sarebbe deleterio andare a gravare ulterioremente sui cittadini». La stretta di autunno resterà comunque considerevole: il dato complessivo del gettito atteso per quest’anno della Tari nel Comune di Arezzo dovrebbe essere pari, morosi permettendo, a circa 16 milioni e 600 mila euro.

A questa cifra andrà poi aggiunta provinciale, altri ottocentomila euro. Salati pure i conti dell’Imu: complessivamente undici milioni, a cui aggiungerne altri due e rotti in capo alle aziende che possiedono fabbricati produttivi e che pagano allo stato e non al comune