Firmato il Contratto di Fiume del Canale Maestro della Chiana

Si è concluso il percorso di condivisione e costruzione del progetto voluto dal Consorzio per difesa e valorizzazione di 20 chilometri di territorio

Firma del Contratto di Fiume tra il sindaco di Cortona Basanieri e il presidente Tamburini

Firma del Contratto di Fiume tra il sindaco di Cortona Basanieri e il presidente Tamburini

Cortona - 15 dicembre 2017 - Firmato un patto volontario per migliorare la qualità dell’ambiente, e per valorizzare un territorio sviluppando il suo potenziale economico. Nasce con queste prospettive ambiziose e importanti la firma di ieri siglata a Cortona e che mette nero su bianco l’impegno di diversi soggetti della comunità locale per riqualificare con azioni concertate un bel tratto del Canale Maestro della Chiana, un territorio fluviale dove operano e abitano.

L’area interessata dal neonato “Contratto di Fiume” è ampia circa 20 chilometri di asta fluviale, compresa tra il ponte di Valiano (che insiste sul Comune di Montepulciano) e il nodo di Cesa (nel Comune di Marciano della Chiana). Un progetto a cui sono direttamente interessati anche i territori dei Comuni di Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Sinalunga e Torrita di Siena.

La costituzione del contratto, promosso e sviluppato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno in collaborazione con l’srl Hydrogea Vision, ha visto la partecipazione unita dei sette comuni della Valdichiana senese e aretina coinvolti nel tratto fluviale e che lo stesso sindaco di Cortona definisce “una grande opportunità per i nostri territori”. Una firma che arriva dopo un lungo percorso condiviso che mette tra le priorità la riqualificazione ambientale nelle aree contermini al corso d'acqua per una valorizzazione del territorio, delle produzioni agroalimentari e dell’offerta turistica al quale si sommano il miglioramento della qualità delle acque (vista la criticità diffusa rappresentata dall’inquinamento da nitrati) e una gestione unitaria dell'ecosistema Chiana. Tra le attività c’è la gestione delle fasce tampone che riducono l’emissione degli inquinanti e si trasformano in habitat a supporto della biodiversità, ma anche una più oculata gestione delle acque. Un progetto che sul piano della promozione turistica strizza l’occhio alla cosiddetta “mobilità lenta” grazie al percorso ciclopedonale attrezzato di 62 km che corre lungo il Canale Maestro della Chiana, che unisce Arezzo con Chiusi e che costituisce oggi una delle ciclovie più importanti a livello europeo.

“Si tratta di una grande occasione che non dobbiamo sprecare – ha commentato il presidente del Consorzio Paolo Tamburini – che pensiamo di poter ripetere lungo gli altri 80 km del Canale Maestro della Chiana”.