Fimer. Le società sportive di Terranuova a fianco dei lavoratori

Con una nota congiunta il mondo sportivo cittadino ha manifestato piena solidarietà alla battaglia che stanno portando avanti lavoratori, sindacati ed istituzioni.

La Fimer

La Fimer

Arezzo, 12 gennaio 2022 - La vicenda Fimer continua ad essere un argomento delicato per tutto il tessuto economico e sociale di tutto il Valdarno e di Terranuova in particolare. Per questo motivo le associazioni sportive (Terranuova Traiana, Terranuova Basket, la Coccinella Ginnastica e New Volley di Terranuova Bracciolini hanno voluto esprimere la profonda solidarietà morale e, qualora necessario, anche materiale nei confronti dei lavoratori della Fimer e dell’indotto.” Un’azienda strategica per il Valdarno e non solo, la cui storia viaggia e si intreccia a doppio filo con quella della nostra città. Per tutto questo – proseguono i sodalizi sportivi – esprimiamo tutta la nostra vicinanza e tutto il nostro sostegno ai lavoratori ed alle loro famiglie e a tutti coloro che lavorano per l’indotto, impegnati in una lotta che ha bisogno dell’appoggio di tutti, nessuno escluso, ma soprattutto della partecipazione di tutta la cittadinanza. Mantenere l’occupazione significa proteggere il nostro tessuto socio-economico”.

Le società sportive ci tengono a far arrivare quindi la loro vicinanza a tutti gli interessati di questa delicata vicenda: “queste parole sono un modo per ricordarvi che non siete soli in questa lotta, il territorio lo sta dimostrando ampiamente. In un momento particolarmente duro ed incerto questo è il dono più grande che possiamo portarvi: stare con voi e stringervi forte”. Nel frattempo ieri si è tenuto l’incontro al Mise. al quale hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati di categoria dello stabilimento valdarnese e di Vimercate, dove ha sede il gruppo, per la proprietà l’amministratore unico Calabi, gli esponenti delle istituzioni, a cominciare dal sindaco Sergio Chienni e da Valerio Fabiani consigliere delegato alle crisi aziendali per la Regione Toscana. La proprietà ha annunciato che, pur avendo attivato il concordato in bianco, intende arrivare alla ristrutturazione del debito nei 120 giorni concessi dal Tribunale di Arezzo e in questo lasso di tempo approvare il bilancio 2020. Inoltre l’intenzione, è stato affermato, è di utilizzare il flusso di cassa per pagare i materiali consegnati e soddisfare gli ordini della clientela, riuscendo così a mantenere i fornitori unici.

Altro obiettivo riattivare la produzione nello stabilimento terranuovese con i 15 milioni di euro della finanza d’urgenza. Al momento la fabbrica è sostanzialmente ferma, una linea produttiva su 16 è operativa, ma la dirigenza aziendale ha assicurato che già dalla prossima settimana l’attività dovrebbe tornare almeno al 50 per cento. Si conta infine di riuscire a chiudere con il nuovo investitore entro febbraio. Se ne riparlerà tra due settimane dopo il monitoraggio della situazione in un ulteriore incontro sempre in sede ministeriale. L’esito della riunione è stato illustrato nel pomeriggio dai sindacalisti ai lavoratori riuniti in assemblea e nel frattempo il presidio davanti all’azienda terranuovese continua.