"Cerchiamo artigiani, non li troviamo": azienda a caccia di personale, ecco come

"Certe figure professionali mancano, siamo disposti a formarle": il titolare della Galassi racconta l'altra metà del lavoro. Decine di occasioni su La Nazione di oggi

L'interno di un'industria di pelletteria

L'interno di un'industria di pelletteria

Arezzo, 26 settembre 2019 - Tornare ad assumere. Riaprire le porte della propria azienda, fabbrica, ufficio, negozio. Di qua l'espansione, di là una speranza a chi cerca e non trova.

La manifattura, da sempre un’attività fondamentale per il sistema produttivo aretino, pur con le ben note alterne vicende. Il lavoro dell’artigiano, dopo un periodo di crisi, sta tornando sempre più in auge. Prova ne sia il fatto che le imprese che operano nel campo sono alla ricerca di personale. E spesso non lo trovano. Sembra un paradosso in un Paese in cui ci si lamenta spesso della mancanza di lavoro ma è proprio così.

È il caso, ad esempio, della Pelletteria Galassi Carlo, con sede in Valdarno pronta ad assumere, anche subito, uno o due macchinisti, due addetti al banco e un ‘caddista’, addetto al Cad. Figure che non si trovano con tanta facilità per una ragione ben precisa, come spiega il titolare Carlo Galassi: « Siamo una ditta che lavora in conto terzi, assembliamo il prodotto, e lavoriamo solo ed esclusivamente per grandi griffe. Il problema che ci troviamo a scontare adesso è l’ampia delocalizzazione che molti grandi marchi hanno portato avanti negli anni passati. Per circa un decennio, in pratica, il lavoro è costantemente calato tanto che molte aziende hanno chiuso i battenti. Questo ha fatto sì che mancasse la formazione di quegli artigiani di cui ora c’è bisogno».

Ora, invece, le aziende stanno riportando la produzione in Italia «Esattamente. E proprio in virtù di questo ritorno e del fatto che tante aziende non esistono più, la mia impresa è diventata una delle più ricercate. Però ecco, quelle figure professionali mancano proprio perché la formazione si è interrotta».

In questo senso la scuola vi viene incontro? «Guardi, quando ci hanno proposto un insegnamento di pelletteria all’istituto professionale di San Giovanni abbiamo subito accettato. Sarebbe veramente importante ripartire dai ragazzi, dalla scuola, fare in modo di seguire le future maestranze in tutto il percorso».

Che tipo di personale cerca, tirocinanti o già formati? «Credo sia più facile trovare persone da formare, quindi con il percorso di legge, tirocinio, apprendistato e assunzione».

Ma se si presentasse qualcuno già in grado di svolgere il lavoro autonomamente? «Sarebbe un sogno, lo accoglierei a braccia aperte, sarebbe il benvenuto».

Perché un giovane dovrebbe intraprendere la carriera di artigiano? «Perché è un lavoro che arricchisce a livello personale. Credo fermamente che dobbiamo tornare a insegnare la cultura del lavoro, la manualità. Imparare come si produce una borsa, in ogni sua fase, è un processo affascinante. Si capiscono le varie fasi, la preprazione dei modelli, la realizzazione. La stessa cosa accade con le scarpe. Si tratta di un lavoro molto diverso da quello che si può fare in catena di montaggio, dove per tutta una persona ripete sempre le stesse operazioni».

E dunque, aspiranti artigiani, fatevi sotto che è il momento più adatto. L’indirizzo per inviare la vostra candidatura è: [email protected]