Caso Abb, vertice in Regione: chiesto anche l'intervento del Ministero

Ieri nel tavolo tecnico la decisione di coinvolgere anche il Governo. L'allarme dei sindacati, le risposte dell'assessore Simoncini

Lavoratori dell'ABB in sciopero

Lavoratori dell'ABB in sciopero

Arezzo, 16 luglio 2019 - Ieri mattina a Firenze, in Palazzo Sacrati Strozzi, si è tenuto il tavolo tecnico istituito dalla Regione Toscana per affrontare il “caso” Abb. La settimana scorsa, come noto, la multinazionale svizzera ha annunciato di aver venduto l’attività degli inverter solai alla Fimer di Vimercate, azienda brianzola. Il timore dei sindacati, che mercoledì scorsi hanno proclamato una giornata di sciopero, è che in futuro ci sia un indebolimento dello stabilimento di Terranuova, con ripercussioni sulla forza lavoro. All’incontro fiorentino, che si è svolto in Palazzo Sacrati Strozzi, erano presenti, oltre alle rappresentanze sindacali, il vice sindaco del comune di Terranuova Mauro Di Ponte, il consigliere regionale valdarnese Simone Tartaro e Gianfranco Simoncini, in rappresentanza della Regione, insieme a due tecnici.

“I sindacati hanno espresso la loro preoccupazione per le prospettive future – ha detto Di Ponte -. Del resto stiamo parlando di un’azienda che occupa 550 dipendenti, cui dobbiamo sommare l’indotto. Ho chiesto all’istituzione regionale di continuare ad essere presente come ha fatto in passato e di convocare, a breve, un altro tavolo alla presenza delle due aziende interessate all’operazione, l’Abb e la Fimer. Noi – ha aggiunto Di Ponte - chiediamo che si continui ad operare in Valdarno e comunque sono necessarie informazioni più dettagliate su quello che è successo e sulle motivazioni. Abbiamo chiesto anche di coinvolgere il Ministero dello Sviluppo Economico perché vogliamo avere certezze. La presenza di un interlocutore importante sarebbe per noi una garanzia in più”.

Soddisfatto dell’esito dell’incontro Alessandro Tracchi, segretario provinciale della Fiom Cgil. “E’ stato positivo – ha detto -. Abbiamo messo a conoscenza la Regione delle nostre perplessità. Simoncini ha condiviso anche il fatto che sia necessario un chiarimento al Mise, per evidenziare tutte le criticità di prospettive per i due stabilimenti. Se fossero destinati ad una mono produzione – ha aggiunto – ci sarebbe infatti un indebolimento complessivo. Adesso formalizzeremo una richiesta di incontro al Ministero dello Sviluppo Economico”.

“ Nelle prossime ore – hanno spiegato infine dalla Regione Toscana - saranno contattati i vertici di ABB e Fimer ai quali saranno chiesti, più in generale, la salvaguardia dell'occupazione, i tempi di realizzazione e le modalità della cessione. Ad ABB si chiederanno garanzie sull'integrazione dell'attività dopo la separazione delle due aziende e garanzie per il mantenimento sul territorio delle produzioni. A Fimer sarà invece richiesto di conoscere il piano industriale per la produzione di inverter e solare, con gli investimenti che si intende mettere in campo, oltre alla piena garanzia del mantenimento del sito produttivo e dell'occupazione”.