"Capitale Lfi bruciato nei bond": Silvia Chiassai va all'attacco

La presidente della Provincia: "Due milioni in azioni svalutate". Il presidente Seri: contenzioso in atto, ma già riscosse cedole per 700 mila euro

Silvia Chiassai

Silvia Chiassai

Arezzo, 22 marzo 2019 - «Ho dovuto prendere atto che una società di gestione dei trasporti pubblici ha utilizzato il capitale sociale non per ottimizzare i servizi rivolti a cittadini e territorio, ma in operazioni finanziarie con una banca che detiene, tra l’altro, azioni della stessa società, polverizzando circa 2 milioni». La denuncia porta la firma della presidente della Provincia Silvia Chiassai. Il riferimento è a Lfi, società partecipata dalla Provincia per il 5,3%.

«Chiederò spiegazione al Cda, sui motivi per i quali siano stati utilizzati soldi pubblici per fini diversi rispetto a quanto indicato dallo statuto, invece di migliorare i servizi e distribuire dividendi, con un rischio di impresa che non può sempre pesare sulle tasche del cittadino», scrive Chiassai.

L’operazione risale al 2008 quando «sono state acquistate da Lfi duemila obbligazioni subordinate di Mps a tasso variabile e con un valore nominale di 1000 euro cadauna. Il codice dell’obbligazione era già considerato ad alto rischio e sembra sia stato emesso in quell’anno per favorire l’acquisto di Antonveneta», aggiunge Chiassai. Nel 2017, per le note vicende legate alla banca, le obbligazioni vennero tramutate in 213.213 azioni Mps.

«Oggi il valore di mercato è di 1,29 euro ad azione il che conferma la scelleratezza dell’operazione effettuata», sottolinea Chiassai. Le obbligazioni subordinate sottoscritte avevano una scadenza fissata al 2018 e secondo fonti Lfi, confermate dal presidente Maurizio Seri, fino al 2017 hanno fruttato circa 700mila euro di cedole che sommato al valore attuale delle azioni portano la perdita a qualcosa più di un milione.

«Quando il cda da me presieduto si è insediato – spiega Seri - abbiamo da subito monitorato la situazione ottenendo dall’assemblea il mandato per agire contro Mps. Dal novembre 2017 c’è un contenzioso in atto. La perdita ci sarà solo nel momento in cui venderemo le azioni, ma abbiamo un importante fondo di svalutazione aumentato anche quest’anno. L’auspicio è comunque di avere un ristoro».

Il gruppo Lfi che impiega circa 108 dipendenti è partecipato per oltre il 31% da comuni di area aretina, circa il 18% da comuni senesi. La Provincia detiene il 5%, porzione molto più bassa rispetto al passato quando mise in vendita gran parte delle sue quote; il 4% è detenuto dalla Provincia di Siena. Lfi a sua volta detiene il 100% di trasporto ferroviario toscano, importanti percentuali in infrastrutture e logistica, gestioni immobili e servizi. Per quanto riguarda il trasporto su gomma detiene il 30% di Tiemme e il 31% di Tra.in.