Cantarelli, un'altra fumata grigia: il giudice rinvia tutto al 4 maggio

Resta il mistero intorno alla seconda offerta: potrebbe essere dell'azienda pratese Bls ma nessuna conferma ufficiale

Emiliano Rinaldi e Alessandro Cantarelli

Emiliano Rinaldi e Alessandro Cantarelli

Arezzo,12 aprile 2018 -  Ancora un rinvio per Cantarelli. Il giudice fallimentare Antonio Picardi lo ha concesso all'avvocato del commissario straordinario Leonardo Romagnoli in attesa che venga approfondita la situazione dell'azienda: ci sono i termini per l'aggiudicazione alla cordata Pacenti-Yordanov? Cosa c'è dentro la seconda offerta presentata in extremis lunedì, pare dalla Bls di Prato ma non ci sono conferme ufficiali? C'è ancora spazio per un'azione del ministero dello sviluppo economico che eviti il fallimento? Tutte domande che dovranno trovare risposta nei prossimi giorni, prima del 4 maggio, data della nuova udienza.

Che ci fosse una seconda offerta per la Cantarelli era stata la sorpresa di lunedì quando si sono i chiusi i termini del bando. Nello studio del notaio fiorentino Pasquale Marino, sede della gara che si conclusa a mezzogiorno, è arrivato un secondo plico, il primo era quello della proposta «già nota», targata Yordanov-Pacenti. Siamo alle indiscrezioni sia sui nomi che sulle caratteristiche dei piani per il rilancio dell’azienda di Terontola.

La procedura prevede infatti massimo riserbo e al momento non si conosce l’autore della seconda offerta.  Alcuni indizi portavano a Emiliano Rinaldi, un nome non nuovo fra coloro che stavano alla finestra, che però ha prontamente smentito. Poi l'indiscrszione su Bls.

L'unica offerta finora in campo secondo le indiscrezioni prevedeva circa 400 mila euro per acquisto del marchio e affitto dello stabilimento di Terontola con l’impiego di 60 lavoratori che potrebbero salire a cento. A questo punto la nuova offerta sembrerebbe scontato sia stata formulata al rush finale per sorpassare quella «nota» ma di sicuro alla Cantarelli c'è solo il caos.