Camera di Commercio, parte la fusione: sede qui, presidente di Siena, commissario Salvini

E' la più grande della Toscana grazie ai numeri aretini. Guasconi superfavorito alla presidenza e lo stesso Salvini alla segreteria

Giuseppe Salvini

Giuseppe Salvini

Arezzo, 3 marzo 2018 - È partito ufficialmente l’iter per la fusione delle Camere di Commercio di Arezzo e Siena. Comissario «ad acta» è Giuseppe Salvini che ha firmato giovedì i provvedimenti che determinano il numero dei seggi spettanti alle categorie economiche nella nuova circoscrizione di Arezzo-Siena. Inizia così il percorso che porterà alla costituzione degli organi della nuova Camera di Commercio.

Il nuovo consiglio sarà composto da 33 seggi, tre per il settore agricoltura, sei per l’ artigianato, cinque per l’ industria, cinque per il commercio, uno per le cooperative, due per il turismo, uno per trasporti e spedizioni, uno per credito e assicurazioni, cinque per servizi alle imprese, uno per gli altri settori, uno per le organizzazioni sindacali dei lavoratori, uno per le associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti, uno per i liberi professionisti; si fotografa così in maniera «aritmetica», il peso di ogni settore economico all’interno del nuovo ente.

Adesso, le organizzazioni imprenditoriali, sindacati e le associazioni dei consumatori delle due province avranno 40 giorni o per documentare il proprio grado di rappresentatività. Successivamente, si aprirà la partita per la governance. Di ufficiale non c’è ancora nulla ma i «rumors» danno per favorito il presidente della Camera di Commercio senese, Massimo Guasconi, mentre la vice presidenza dovrebbe essere aretina, come ad Arezzo sarà la sede legale e la segreteria generale nella persona di Giuseppe Salvini.

La nuova Camera di Commercio è la più grande della Toscana, conta ottantaduemila imprese che producono annualmente un valore aggiunto di sedici miliardi di euro e quasi otto miliardi di export, per una superficie di 7.053 chilometri quadrati. Delicato il compito di Salvini, che commenta così il suo incarico: «Traghettare queste due realtà versola nuova dimensione territoriale e operativa prevista dalla recente riforma sarà un compito gravoso, complesso e sicuramente non breve. Riscontro tuttavia con soddisfazione un clima di positiva collaborazione che mi fa ben sperare per il futuro.

Siamo consapevoli che i due enti camerali oggetto di integrazione, sono entrambi estremamente sani dal punto di vista economico-finanziario ed efficienti dal punto di vista operativo. Credo quindi che ci siano tutti i presupposti per fare un buon lavoro con l’obiettivo finale di ulteriormente rafforzare, in un’ottica di sinergia, i servizi camerali a favore dei nostri territori. Territori straordinari che vantano moltissime eccellenze ed elevate potenzialità di sviluppo».