Brunello Cucinelli incantato dalla bellezza di Anghiari e della Mostra dell'Artigianato

Visita nel pomeriggio di sabato 27 aprile, poi l'incontro-dibattito in sala consiliare sul futuro del "made in Italy"

Brunello Cucinelli (al centro) assieme al sindaco Alessandro Polcri e a Giovanni Sassolini

Brunello Cucinelli (al centro) assieme al sindaco Alessandro Polcri e a Giovanni Sassolini

Arezzo, 28 aprile 2019 - Da New York ad Anghiari nel giro di ore, il tempo materiale per tornare in Italia dall’altro continente. Ma l’impegno preso è stato onorato fino in fondo da Brunello Cucinelli, esemplare anche nella familiarità con la quale riesce a rapportarsi. Lui, che è diventato sempre più anche personaggio mediatico. “Avevo già visitato Anghiari, anche se non in occasione della Mostra Mercato dell’Artigianato – ha detto l’imprenditore perugino, ribattezzato il “re del cashmere” – e posso dire che in questo luogo stupendo c’è il bello di un’Italia che lavora e che si mette in vetrina il meglio della sua produzione. Qui si respira il genius loci”. Sala consiliare di Palazzo Pretorio gremita di gente, che già mezzora prima lo attendeva in piazza del Popolo per partecipare all’incontro-dibattito sul futuro del “made in Italy”, condotto dal giornalista Salvatore Giannella. “Gli artigiani di oggi – ha detto Cucinelli – debbono essere contemporanei e quindi coniugare bene la manualità con la tecnologia; alla stessa maniera, debbono anche capire che alcuni prodotti non vanno più bene e quindi avere il coraggio di far cambiare questa loro manualità, dedicandola al prodotto richiesto dal mercato. Purtroppo, è stato commesso un errore di fondo da parte dei genitori nei confronti dei figli: quello di inculcare lo studio trasformando il lavoro in una sorta di punizione. Ebbene, dobbiamo restituire dignità economica e morale al lavoro manuale".